Roma capitale del Viagra, soprattutto tra i giovani. Per migliorare le prestazioni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Novembre 2016 - 15:18 OLTRE 6 MESI FA
Roma capitale del Viagra, soprattutto tra i giovani

Roma capitale del Viagra, soprattutto tra i giovani

ROMA – Volete sapere qual è la città italiana in cui si consuma più Viagra, specialmente tra i giovani? Si tratta di Roma. Ad usare la pillola blu in Italia sono molti, quasi 86 milioni di compresse vendute in 18 diciotto anni, seconda solo alla Gran Bretagna. Molte anche ai giovani. Lo rivelano le analisi di mercato diffuse al congresso della Società Italiana di Urologia, tenutosi a Venezia.

I giovani e perché i giovani? Un’epidemia tra i giovani di disfunzione erettile di cui il Viagra è la cura sintomatica? No, i giovani usano Viagra e affini per migliorare (o così credono) la loro performance con le donne. Comprano e assumono Viagra e i suoi fratelli per avercelo…come avrebbe detto il vecchio Bossi “più duro”. Ma così danneggiano neanche tanto alla lunga il loro apparato circolatorio, la loro salute e in definitiva anche la loro prestazione a letto o dove che sia.

L’occasione è servita anche tracciare una mappa dei consumi, sulla base dei dati elaborati da Ims Health. Tra le regioni, in cima alla classifica dei consumi c’è la Lombardia, seguita da Emilia-Romagna, Toscana e Liguria. L’area del Paese dove si consuma meno Viagra è la Basilicata: con solo 230 pillole blu ogni mille over 40. In linea generale nelle città del Sud Italia i consumi si attestano su valori al di sotto della media. Tra le città, in cima alla graduatoria c’è Roma (oltre 570mila pastiglie vendute nel 2013).

Oggi il Viagra, lanciato sul mercato nel 1998 dalla Pfitzer, è nel frattempo divenuto disponibile anche sotto forma di farmaco generico. La pillola blu può essere somministrata per una terapia al bisogno (dosi più alte dalla prima somministrazione) o cronica (dosi più basse, ma terapia più lunga). Il fai-da-te è bocciato dagli specialisti. Sconsigliato del tutto in pazienti cardiopatici, già colpiti da un infarto o da un ictus o in terapia antipertensiva.