Sigarette elettroniche, “sostanze cancerogene nel vapore”: l’analisi del NYT

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Maggio 2014 - 17:47 OLTRE 6 MESI FA
Sigarette elettroniche, "sostanze cancerogene nel vapore": l'analisi del NYT

Sigarette elettroniche, “sostanze cancerogene nel vapore”: l’analisi del NYT

WASHINGTON – Se le sigarette elettroniche fanno meno male di quelle normali è per una sola, semplice ragione: non piacciono e quindi vengono fumate di meno. A sostenere questa tesi, supportata da dati scientifici, è un articolo del New York Times firmato da Matt Richtel che prende spunto da uno studio che sarà pubblicato sulla rivista Nicotine and Tobacco Research. 

Se è vero che le sigarette elettroniche non bruciano tabacco e, di conseguenza, non producono quella miriade di composti chimici, comprese ben 60 sostanze cancerogene, emessi dalle normali sigarette, non è per questo che sono meno nocive di quelle al tabacco.

Anche le e-cig, infatti, emettono con il vapore alcune sostanze dannose o persino cancerogene, come la formaldeide. La tossina si forma quando la nicotina liquida e gli altri ingredienti della sigaretta elettronica vengono sottoposti a temperature elevate.

Gli effetti a lungo termine dell’inalazione di vapore di nicotina non sono ancora chiari, ma, al momento, non c’è alcuna certezza che causi il cancro o malattie cardiache come il fumo da tabacco. In ogni caso, la Food and Drug Administration ha messo sotto osservazione queste e-cig, in particolare gli ingredienti. 

Il problema è che i serbatoi delle sigarette elettroniche vengono prodotti in tutto il mondo, e qualche volta sono modificati dagli stessi negozianti. Eppure i produttori di e-cig dovrebbero misurare le emissioni, non il serbatoio.

“Noi non valutiamo solo la purezza di quello che viene messo dentro al dispositivo, ma anche la purezza del vapore emesso, perché è questo ciò a cui lo svapatore è esposto”,

ha spiegato Josh Rabinowitz, scienziato di NJoy, casa produttrice di sigarette elettroniche. Rabinowitz sostiene che le sigarette NJoy hanno livelli di formaldeide di gran lunga inferiori a quelli delle sigarette comuni.

Solo che le temperature elevate cambiano la composizione dei liquidi contenuti nelle cartucce, e creano nuovi composti chimici. Le reazioni chimiche vengono innescate non solo dalla nicotina liquida ma anche da altri ingredienti presenti nella maggior parte delle ricariche, come la glicerina vegetale e il glicole propilenico,

Ancora non è chiaro quale livello di calore provochi questa reazione. Il centro di ricerca Roswell ha scoperto che, generalmente, quando il voltaggio della batteria viene portato da 3.2 volt a 4.8 volt aumenta notevolmente il livello delle tossine presenti.

“Questi risultati suggeriscono che in certe condizioni le sigarette elettroniche potrebbero esporre i fumatori agli stessi livelli di formaldeide cancerogena del tabacco, se non addirittura a livelli superiori”,

sostiene il centro studi Roswell.