Siringhe sbagliate per vaccino anti Covid, medici in ferie, poco personale: ecco perché siamo in ritardo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Gennaio 2021 - 11:19 OLTRE 6 MESI FA
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Siringhe sbagliate, medici in ferie, poco personale: e l’Italia è in ritardo nel somministrare le dosi del vaccino anti Covid. I dati parlano di poco più di un quarto di dosi somministrate a oggi (anzi, a ieri): circa il 27%. 

Il caso delle siringhe va avanti da settimane. Per inoculare il vaccino anti Covid servono quelle di precisione. Che hanno dimensioni precise. Non vanno bene tutte le siringhe. Eppure, ancora oggi negli ospedali continuano ad arrivare siringhe e aghi inadatti. L’ultimo caso a Pavia.

Per quanto riguarda la carenza di personale, è strutturale in alcune Regioni. Che continuano a chiedere l’invio di personale specializzato. O, in alcuni casi, il reintegro di sanitari in pensione. E su questo problema si innesta la questione dei sanitari in ferie. Questione sollevata da Gallera (motivo per cui è stato scaricato dalla Lega) ma che non riguarda, forse, solo la Lombardia. 

Il risultato è che l’Italia è indietro nella somministrazione dei vaccini contro il Coronavirus. Molto indietro. Troppo, se si pensa che da quasi un anno non si aspettava altro che l’antidoto al virus.

Vaccini anti Covid: il ritardo dell’Italia

In tuttoa Italia poco più di un quarto delle dosi di vaccino a disposizione sono state somministrate. E le altre 470mila, pronte ad arrivare nelle prossime ore, resteranno nelle celle dei centri di somministrazione ancora per un po’.

La campagna vaccinale prosegue tra criticità, polemiche e anche possibili rimpasti in regione Lombardia (ancora al 5% di dosi utilizzate). Tra le regioni fanalino di coda c’è anche la Calabria (ferma al 3,5%). Dove si cercano specializzandi farmacisti e mancano strutture e siringhe di precisione.

Nonostante tutto l’Italia è ancora seconda dietro la Germania, con oltre 122mila somministrazioni, e i risultati al momento sono al di sopra della media mondiale. Oltre agli operatori sanitari, la fase 1 comprende la vaccinazione degli ospiti della Rsa. Su questo aspetto nuove norme sono in arrivo. Qualora un paziente non in condizione di esprimere il consenso libero alla somministrazione sia privo di un tutore legale, sarà il giudice tutelare a rinviare al direttore sanitario o responsabile medico la decisione della somministrazione.

Siringhe sbagliate: gli appelli dalla Calabria alla Liguria

In Calabria gli ospedali invece hanno un disperato bisogno di siringhe di precisione. Che si stanno cercando anche nelle farmacie convenzionate all’interno della regione. A denunciare “pasticci sulle siringhe” è anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti. Che accusa: “Ci hanno mandato quelle sbagliate e stiamo usando le nostre. Ancora non si sa quanto personale hanno arruolato (e hanno voluto farlo loro per forza) e il sistema informatico per il censimento dei vaccinati lo stanno studiando ora”.

E anche regioni particolarmente virtuose, come la Toscana, chiedono “più dosi, perché la nostra è una macchina da guerra, siamo in grado di somministrarne molti di più di quelli che ci hanno mandato fino a ora”.

Siringhe sbagliate: l’ultimo caso a Pavia

Sono state 189 le persone vaccinate ieri contro il Covid a Pavia, dove con i kit sono arrivate un migliaio di siringhe sbagliate, da 5 ml anziché da 1. Lo riporta la Provincia Pavese. Spiegando che comunque sono state utilizzate le scorte in magazzino per le vaccinazioni che avvengono al Policlinico San Matteo e all’ospedale di Voghera. Resta da vedere ora se le siringhe sbagliate devono essere restituite o possono essere utilizzate per altro.

Siringhe sbagliate: la denuncia del medico a L’Aria che Tira

Davide Zenoni, referente vaccinazioni anti-Covid dell’Ospedale Sesto San Giovanni, è intervenuto a L’aria che Tira, su La7. “La strumentazione legata alla somministrazione? Avevamo una scorta di siringhe e su questa ci basiamo. Il materiale inviato da Arcuri è in parte utilizzabile ed in parte no”.

Perché “le misure delle siringhe che sono arrivate sono sproporzionate. Dobbiamo somministrare 0,3 ml, quindi una piccola quantità e sono arrivate siringhe di dimensioni molto alte. Ogni siringa ha un suo errore di precisione e su questo ci si deve basare. Quindi abbiamo utilizzato quello che avevamo in casa perché ha un basso margine di errore”. (Fonti: Ansa, Sole 24 Ore, La Provincia Pavese, l’Aria che Tira)