ROMA – Lo smog causa il cancro. L’inquinamento dell’aria è “sicuramente cancerogeno” secondo il rapporto dello Iarc, International Agency for Research on Cancer, di Lione. Un “cocktail” di inquinanti composto da emissioni delle auto, riscaldamento ed emissioni industriale che causa il 5% dei tumori al polmone.
Luca Carra sul Corriere della Sera scrive:
“L’inquinamento da polveri e sostanze assortite che affligge le nostre città è stato classificato nel gruppo 1, cioè sicuramente cancerogeno per l’uomo: come il cloruro di vinile, la formaldeide, l’amianto, il benzene, le radiazioni ionizzanti. Già lo IARC si era espresso sulla cancerogenicità di alcune sostanze che compongono il classico smog, come il fumo da diesel e il benzopirene. Ma in questo caso è l’intero “cocktail” – formato da combustioni da traffico, riscaldamento e emissioni industriali – ad aver ricevuto la scomoda qualifica. Che avrà sicuramente vaste conseguenze politiche”.
Christopher Wild, direttore dello Iarc, ha dichiarato:
“«Classificare l’inquinamento outdoor come cancerogeno umano è un passo importante per spingere all’azione senza ulteriori ritardi, visto che la pericolosità dell’inquinamento è proporzionale alle concentrazioni in atmosfera e molto si può fare per abbassarle»”.
Un “lavoro immane” costituito dalla revisione di oltre mille studi effettuati da una squadra di esperti, spiega Carra:
“Lo scrutinio ha portato alla certezza che l’esposizione all’inquinamento protratto nel tempo aumenti la probabilità di sviluppare un tumore al polmone o alla vescica. Certamente il rischio non affrontabile a quello del fumo di sigaretta, che resta il killer principale. Ma coloro che derubricavano lo smog a fastidio tutto sommato sopportabile devono ora ricredersi: non solo l’esposizione ad alte concentrazioni di polveri sottili, idrocarburi policiclici aromatici, ozono e biossido di azoto aumentano il rischio di malattie respiratorie, infarto a altri problemi come il basso peso alla nascita (come appena confermato da uno studio uscito su Lancet)”.
I dati poi parlano chiaro: tra il 3% e il 5% dei tumori al polmone derivano dall’esposizione all’aria inquinata. Nonostante la percentuale possa sembrare bassa, per l’Organizzazione mondiale della sanità si tratta di 223mila morti nel mondo, a cui si aggiungono altri 3 milioni di vittime di patologie collegate all’inquinamento, scrive infine Carra:
“I circa 10mila litri di aria non propriamente immacolata che ogni giorno inspiriamo non resta quindi senza effetto. La monografia dello IARC ha evidenziato anche che l’inquinamento provoca il tumore al polmone attraverso un’azione diretta sul Dna, che mostra chiaramente i segni delle mutazioni indotte dai diversi inquinanti”.