Stamina, Regione Sicilia autorizza terapia in due ospedali a Palermo e Catania

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Agosto 2013 - 15:50 OLTRE 6 MESI FA
Stamina, Regione Sicilia autorizza terapia in due ospedali a Palermo e Catania

Davide Vannoni (Foto Lapresse)

PALERMO – Metodo Stamina, presto i malati terminali potrebbero curarsi anche in due strutture in Sicilia. Lo ha annunciato il movimento dei malati “Vite Sospese”. Ad oggi, invece, l’unica struttura in cui era possibile questa cura a base di cellule staminali erano gli Spedali Riuniti di Brescia. 

L’annuncio del movimento:

“La Regione Sicilia ha approvato una risoluzione che individua due strutture sanitarie dove sarà possibile ottenere le cure secondo il metodo Stamina di Davide Vannoni. D’ora in poi in Sicilia i malati gravi, e non, potranno curarsi con le cellule staminali del metodo Stamina. Si tratta, di una svolta epocale”.

La risoluzione, approvata dalla commissione Sanità dell’Assemblea regionale siciliana, chiede all’assessore regionale alla sanità di autorizzare due ospedali siciliani, uno a Palermo ed uno a Catania a ”procedere con il trattamento sperimentale che prevede l’utilizzo di cellule staminali mesenchimali del metodo Vannoni”.

”Sappiano bene che ci sono opinioni contrastanti sull’applicazione di questa terapia, ammette Pippo Digiacomo, presidente della commissione, ma la Sicilia ha il dovere di dare speranza a decine di famiglie e di pazienti. Ci aspettiamo adesso dall’assessorato regionale e dal ministero della Salute che si dia presto seguito alla risoluzione approvata in commissione”.

In Sicilia sono circa 250 i soggetti affetti da patologie rare che potrebbero essere trattati con questo tipo di terapia. Gli ospedali che dovrebbero essere autorizzati ad applicare il metodo ‘Stamina’ sono il ”Vittorio Emanuele – Ferrarotto – S. Bambino” di Catania ed il ”Villa Sofia – Cervello” di Palermo. Entrambe le strutture, per la commissione Ars, dispongono di personale, mezzi e know-how sulla terapia sperimentale in base ad accordi e convenzioni avviate con la ”Stamina Foundation Onlus” e gli Ospedali Riuniti di Brescia.