Staminali, anche Desiree potrà curarsi come Sofia: tribunale di Trento dice sì

Pubblicato il 29 Marzo 2013 - 21:05| Aggiornato il 28 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

TRENTO – Anche la piccola Desiree potrà essere curata con il Metodo Stamina presso gli Spedali Riuniti di Brescia. Il tribunale di Trento ha dato il via libera alle cure con cellule staminali per la bimba di 3 anni che soffre di Sma, atrofia muscolare spinale. Giorgio Flaim, giudice del tribunale, ha ordinato all’ospedale di sottoporre la bimba al protocollo di Davide Vannoni, una cura che non è autorizzata né dal Ministero della Sanità né dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco.

Tra stop e rinvii in tribunale per Desiree e per latri bimbi come Sofia e Federico, il decreto del ministro della Salute Renato Balduzzi ha autorizzato il proseguimento della discussa terapia, che preoccupa scienziati italiani e internazionali perché l’efficacia del trattamento non è mai stata provata scientificamente.

E se la comunità scientifica si divide tra dubbi e aperture alla terapia della Fondazione Stamina di Vannoni, i malati chiedono in massa che il decreto di Balduzzi dia la possibilità anche a chi non è sia già trattato con il Metodo Stamina di iniziare la terapia.