Stimolazione plantare contro il Parkison: migliorano le capacità motorie

Pubblicato il 7 Maggio 2012 - 09:20 OLTRE 6 MESI FA

L'attore Michael J. Fox, malato di Parkinson da 20 anni (Lapresse)

ROMA – Una corsa contro il  Parkinson. Questa l’iniziativa delle organizzazioni di 90 città in diversi paesi per far conoscere il dramma di questa malattia. Una corsa non competitiva, che oltre a parlare del disagio di 4,1 milioni di malati nel mondo, offre una speranza. L’iniziativa ha permesso di far conoscere la Foot Mechanical Stimulation, FMS o stimolazione meccanica plantare, una trattamento riabilitativo che, nei pazienti idonei, migliora la velocità del movimento, l’equilibrio e la postura per circa una settimana.

La stimolazione con Fms ha mostrato, nei centri in cui è stata sperimentata, un miglioramento generali nelle condizioni motorie dei malati. Oltre a postura ed equilibrio, la stimolazione ha ridotto nella maggior parte dei pazienti la bradicinesia, cioè la lentezza dei movimenti, e gli episodi di freezing, i temporanei blocchi motori. I benefici ottenuti dalla Fms vanno dalle 24 roe successive al trattamento e possono durare anche 5 giorni. La stimolazione rappresenta comunque un trattamento da integrare ad opportune cure farmacologiche, in quanto non interagisce con i farmaci o con l’utilizzo di pacemaker e stimolatori Dbs.

Giovanni Albani, neurologo all’Istituto Auxologico Italiano, membro della segreteria scientifica del congresso e del comitato scientifico dell’Associazione Parkinson Italia, ha spiegato: “I dati presentati dai ricercatori aprono nuove prospettive ai pazienti con Parkinson ed ai loro meccanismi di recupero motorio”. Lucilla Bossi, presidente della Confederazione Parkinson Italia Onlus, ha detto: “Una sfida che va raccolta. Occorre andare incontro alla malattia con la consapevolezza che la scienza cammina al nostro fianco e procede inesorabilmente”.