Takis, c’è anche un vaccino italiano contro il Covid: se tutto va bene tra un anno…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Marzo 2021 - 08:45 OLTRE 6 MESI FA
Takis, c'è anche un vaccino italiano contro il Covid: se tutto va bene tra un anno...

Takis, c’è anche un vaccino italiano contro il Covid: se tutto va bene tra un anno… (Foto Ansa)

C’è anche un vaccino italiano contro il Covid, si chiama Takis, ideato appunto dalla Takis di Castel Romano (Roma) e sviluppato con la Rottapharm Biotech di Monza. Però il vaccino italiano Takis, se tutto va bene, lo vedremo solo tra un anno, nei primi mesi del 2022.

Ha cominciato infatti ora la sperimentazione di fase 1 ed è stato iniettato al primo volontario sano. “Sono fiero di aver preso parte ad un progetto così importante e spero di poter dare una mano”, ha detto Luca Rivolta, il cuoco di 21 anni primo a ricevere il nuovo vaccino italiano nell’ospedale San Gerardo di Monza.

Altri volontari saranno vaccinati negli altri due centri italiani coinvolti nello studio. L’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli e l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. La fase 1 della sperimentazione prevede che gli 80 volontari sani siano divisi in 4 gruppi con dosi diverse somministrate con o senza richiamo.

Vaccino italiano Takis, speriamo tra un anno

Il vaccino italiano ideato da Takis, se la sperimentazione andrà a buon fine, potrebbe essere disponibile nei primi tre mesi del 2022. Così dice il professor Lucio Rovati, presidente e direttore scientifico di Rottapharm Biotech.

“Pensiamo di arrivare alla fase 2 entro il mese di maggio ed alla fase 3 entro ottobre – spiega Rovati -. A questo punto bisognerà trovare dei modelli alternativi di sperimentazione. In quanto speriamo che per quella data gran parte delle persone saranno state vaccinate”. Per quanto riguarda il costo del vaccino Made in Italy, Rovati assicura che “sarà nell’ordine di un normale vaccino anti influenzale”.

Il numero uno di Rottapharm Biotech, ha inoltre fatto un appello affinché anche il pubblico, in qualche modo, sostenga la via italiana al vaccino: “Finora, sia noi che Takis, ci siamo buttati a capofitto in questo sforzo, anche dal punto di vista economico. Andiamo avanti con le nostre forze sia per la fase 1 che per la fase 2, ma non può essere che siano solo due soggetti privati a sviluppare un vaccino contro il Covid. Uno sforzo noi ne abbiamo veramente bisogno. Un minimo supporto pubblico a questa ricerca dovrebbe essere dato”.

Vaccino italiano Takis, come procede la sperimentazione

Come sta accadendo per tutti i vaccini anti Covid-19, anche per quello di Takis-Rottapharm non ci saranno pause: “La fase 1 sarà attaccata alla fase 2: non appena avremo le informazioni relative alle dosi più promettenti procederemo immediatamente con la seconda fase, probabilmente tra fine agosto e l’inizio di settembre su ulteriori 240 pazienti”, ha detto all’ANSA Luigi Aurisicchio, amministratore delegato e direttore Scientifico di Takis.
“Quindi passeremo alla fase 3, ma – ha rilevato – c’è il grande punto interrogativo dei finanziamenti. Ci dovrebbe essere un po’ di attenzione su questo vaccino da parte delle istituzioni italiane ed europee”.

E’ un vaccino a Dna, vale a dire che per stimolare la reazione immunitaria utilizza un frammento di Dna che, iniettato nel muscolo, promuove la produzione di una porzione specifica della proteina Spike, che il virus SarsCoV2 utilizza per entrare nelle cellule umane. L’efficienza del processo è aumentata dalla tecnica dell’elettroporazione, la tecnica che favorisce il passaggio del Dna nelle cellule. Grazie a lievi e brevi stimoli elettrici e che è stata sviluppata dall’azienda italiana Igea.