Terapie intensive, allerta ancora lontana. Locatelli: “Siamo al 25% dei numeri di aprile”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Ottobre 2020 - 10:52 OLTRE 6 MESI FA
Terapie intensive, allerta ancora lontana. Franco Locatelli: "Siamo al 25% dei numeri di aprile"

Terapie intensive, allerta ancora lontana. Locatelli: “Siamo al 25% dei numeri di aprile” (foto d’archivio Ansa)

Le Terapie intensive sono lontane dal livello di guardia: Franco Locatelli (Css) spiega che siamo al 25% dei ricoveri rispetto ad aprile.

“I numeri delle Terapie intensive sono ancora significativamente inferiori agli oltre 4 mila malati di inizio aprile. Siamo al 25% di quel picco. Lo Stato ha attivato ed è in condizione di attivare nuovi posti letto in numero adeguato. Lo stesso discorso vale per i ventilatori”. Così, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli.

Locatelli e i numeri delle terrapie intensive: quando ci sarà da preoccuparsi

“Quando si arriverà a una soglia del 30% di occupazione dei posti letto a disposizione salirà l’allerta. Adesso siamo al 10-15% e comunque l’attenzione è alta. Tutto l’ordinario deve continuare a essere garantito”.

Rispetto al coprifuoco, Locatelli osserva che “servono almeno un paio di settimane per avere effetti sulla curva epidemica. Altre misure? Lo diranno i numeri. Chiudere prima danneggerà attività come i ristoranti già in crisi grave. La cosa importante è evitare assembramenti” e “un patto generazionale: a perdere la vita per il Covid sono in maggior misura ultrasessantenni. I giovani devono tutelarli con i comportamenti”.

No al lockdown

Conte, inoltre, “ha ragione” sul no al lockdown: “Avrebbe conseguenze sociali ed economiche inaccettabili. E la scuola va tutelata a tutti i costi: nella peggiore delle ipotesi sarà l’ultima da sacrificare”.

De Luca ha annunciato il lockdown regionale in Campania, andrebbe chiusa anche Milano? “Il problema di Milano – ha risposto – è la densità abitativa, le abitudini sociali e lavorative e qualche fattore ambientale” come “l’inquinamento”.

In generale “stiamo facendo in queste ore riflessioni con Speranza, Brusaferro e Ippolito per identificare parametri volti a stabilire soglie: combinazioni di numeri tra contagiati rispetto a tamponi, occupazioni delle terapie intensive e ricoveri ordinari, morti. L’idea è arrivare a definire un meccanismo che faccia scattare dei livelli di restrizioni fino alla peggiore ipotesi del lockdown nazionale a cui faremo di tutto per non arrivare”. (Fonte: Il Fatto Quotidiano)