Topi mutanti ringiovaniscono. Ma non è elisir di lunga vita…

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Febbraio 2017 - 06:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Topi geneticamente modificati e ringiovaniti: non è la scoperta dell’elisir di lunga vita, ma una nuova strada per osservare da vicino il momento in cui una cellula sana diventa tumorale. La scoperta pubblicata sulla rivista Stem Cell Reports, si deve a un gruppo di ricerca dello Spanish National Cancer Research Centre (CNIO).

Lo studio fornisce la conferma che riprogrammando le cellule in modo da provocare l’allungamento dei telomeri, i salvavita che si trovano alle estremità dei cromosomi noti per essere associati alla longevità, si inverte una delle caratteristiche dell’invecchiamento. In questo modo le cellule ringiovaniscono, recuperando la loro capacità di rigenerarsi. Tuttavia i cambiamenti osservati nel processo di riprogrammazione sono anche quelli che avvengono durante le prime fasi di sviluppo di un tumore. Tutto questo per la prima volta è stato osservato in un animale vivo: il topo geneticamente modificato ha funzionato come un laboratorio vivente.

I ricercatori hanno infatti lavorato con i cosiddetti topi riprogrammabili, nel cui Dna sono stati inseriti i 4 geni che di solito vengono utilizzati negli esperimenti in provetta per far tornare indietro nel tempo le cellule allo stadio di staminali. Nei topi riprogrammabili le cellule hanno così recuperato la loro capacità di rigenerarsi e gli animali sono effettivamente ringiovaniti. Grazie a questo risultato, la ricerca ha permesso di studiare dal vivo il momento in cui una cellula sana si trasforma e si ammala. Questo perché, “se non si mette un freno alla vita della cellula, si va incontro ad una proliferazione incontrollata, primo passo verso il tumore”, osserva Fabrizio d’Adda di Fagnana, ricercatore l’Istituto Firc di Oncologia Molecolare (Ifom) di Milano e dell’Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Igm-Cnr) di Pavia.

In sostanza, secondo gli autori dello studio, una migliore conoscenza dei cambiamenti dei telomeri durante la riprogrammazione in vivo e in processi patologici, come il cancro, aumenta la comprensione degli eventi molecolari associati alla differenziazione cellulare.