Trapianto di utero: eseguito a Catania il primo in Italia
Pubblicato il 23 Agosto 2020 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA

Trapianto di utero: eseguito a Catania il primo in Italia (Ansa)
E’ stato eseguito a Catania il primo trapianto di utero in Italia
E’ stato eseguito al Policlinico di Catania il primo trapianto di utero mai fatto in Italia. “Un evento storico” per l’Italia: il Centro Nazionale Trapianti (Cnt) lo definisce così.
Ad eseguire il trapianto una équipe composta dai professori Pierfrancesco e Massimiliano Veroux, Paolo Scollo e Giuseppe Scibilia.
La paziente, una donna siciliana di 29 anni nata senza utero a causa di una rara malattia congenita, la sindrome di Rokitansky, sta bene. Ci vorranno però giorni per potere stabilire se l’intervento è effettivamente riuscito. L’obiettivo è quello di permettere alla donna di avere una gravidanza.
“Si tratta di un evento storico per la trapiantologia italiana e per il Servizio sanitario nazionale, che ancora una volta dimostra il proprio livello di eccellenza sotto il profilo scientifico e organizzativo”. Questo il commento del direttore del Centro Nazionale Trapianti, Massimo Cardillo.
“Un ringraziamento particolare – ha aggiunto – oltre che all’équipe catanese, va alla memoria della donatrice“.
La donatrice
A donare l’organo è stata una donna toscana di 37 anni, morta per un arresto cardiaco improvviso, che aveva espresso il consenso alla donazione al momento del rinnovo della carta d’identità e che in passato aveva avuto gravidanze terminate con parto naturale.
A coordinare il processo di donazione, il Centro nazionale trapianti in collaborazione con i centri regionali di Sicilia e Toscana.
La paziente è stata selezionata in base alle caratteristiche di compatibilità con la donatrice.
Finora sono circa 70 i trapianti di utero eseguiti nel mondo e descritti nella letteratura scientifica, ma l’80% è stato realizzato grazie a donazioni da vivente.
Quello in Italia è il quarto trapianto al mondo da donatrice deceduta, dopo uno Brasile e due negli Stati Uniti.
La soddisfazione delle autorità siciliane
Soddisfazione per l’intervento “motivo di orgoglio per la sanità italiana e in particolare per quella siciliana” viene espressa dal governatore della Regione, Nello Musumeci, e dall’assessore alla Salute, Ruggero Razza.
Proprio riferendosi alle strutture della Regione e al fenomeno del cosiddetto ‘turismo sanitario’ verso il Nord Razza ha detto: “La migrazione non incide oltre 7% ed è in costante decrescita. Speriamo si prosegua così. Perché non siamo secondi a nessuno”. (Fonte: Ansa)