Tumore al fegato: il rischio è triplo con precedenti in famiglia

Pubblicato il 8 Maggio 2012 - 16:43 OLTRE 6 MESI FA

AVIANO (PORDENONE) – Se si hanno casi di tumore al fegato in famiglia il rischio di avere la malattia triplica. Lo ha scoperto uno studio italiano su Hepatology. La ricerca del Cro di Aviano, della Fondazione Pascale di Napoli e del 'Mario Negri' di Milano ha esaminato 229 persone affette dal tumore e 441 senza la neoplasia, scoprendo anche che il rischio aumenta di 70 volte se si hanno familiari con il tumore e si contrae in forma cronica l'infezione da virus dell'epatite B o C.

"Il monitoraggio degli individui con epatite e storia familiare può aiutare nell'identificazione precoce dei carcinomi epatocellulari – osserva Renato Talamini del CRO di Aviano – e quindi ridurre la mortalità per tumore del fegato".

In Italia, il tumore del fegato è molto più frequente che nella maggior parte dei Paesi occidentali, con oltre 5.000 casi previsti nel 2012, e le infezioni croniche da virus dell'epatite B e C sono responsabili di circa l'80% di casi: "Vi è un'alta incidenza di tumore del fegato – spiega Carlo La Vecchia dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche 'Mario Negri' e dell'Università di Milano – particolarmente nel Sud Italia, che è il risultato di un'alta prevalenza di epatiti B e C in queste regioni".