Tumore ai polmoni, la diagnosi con un esame del sangue. Ricerca al via

Pubblicato il 9 Maggio 2012 - 12:38 OLTRE 6 MESI FA

Umberto Veronesi (LaPresse)

ROMA – Un esame del sangue per la diagnosi precoce del cancro ai polmoni, il più aggressivo dei tumori, e il più letale nei Paesi industrializzati. Adesso inizia la sperimentazione: da oggi, 9 maggio, verranno reclutati diecimila volontari, fumatori o ex fumatori, che abbiano almeno 55 anni di età e per almeno trent’anni abbiano fumato almeno venti sigarette al giorno.

La nuova modalità di diagnosi è stata annunciata dall’oncologo Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia, che spera in questo modo di arrivare entro quindici anni al crollo della mortalità.

La diagnosi attraverso l’esame del sangue è possibile grazie alla scoperta dei marcatori molecolari microRNA, che indicano appena inizia a sorgere un tumore polmonare. La ricerca italiana, chiamata Cosmos II, si svolgerà in centri sparsi in Italia, a Milano, in Toscana, Lazio, Sicilia e Abruzzo, e durerà cinque anni.

Il nuovo progetto si esplicherà attraverso tre elementi: l’esame del sangue, insieme ad una Tac a basso dosaggio e poca chirurgia minimamente invasiva. L’obiettivo dello Ieo è di dimostrare che per i tumori polmonari allo stadio iniziale l’asportazione di una piccola parte di polmone porta agli stessi risultati delle asportazioni più ampie, come nel caso dei tumori alla mammella.