Tumore al seno, rischio morte sale del 38% per donne con protesi

Pubblicato il 2 Maggio 2013 - 14:55 OLTRE 6 MESI FA
Tumore al seno, rischio morte sale del 38% per donne con protesi

ROMA – Il rischio di morte per cancro al seno aumenta del 38% nelle donne con protesi. Il quotidiano inglese The Indipendent riporta il lavoro di un gruppo di ricercatori canadesi che hanno revisionato gli studi degli ultimi 20 anni pubblicati sul British medical journal. I ricercatori hanno notato così l’aumento dei decessi per tumore al seno nelle donne che hanno scelto di aumentare la propria taglia. Sotto accusa non ci sono effetti cancerogeni delle protesi, ma il loro effetto di oscurare il tessuto del seno e rendere difficile una diagnosi tempestiva della malattia, che viene così scoperta in stadi avanzati e difficili da combattere.

Oggi non esistono prove che le protesi causino il cancro, hanno spiegato i ricercatori, ma la loro presenza può nascondere lo sviluppo di tumori nelle donne che fanno la mammografia, cosicché quando il cancro viene diagnosticato è ad uno stadio più avanzato. Questo accade perché molte protesi sono riempite con una soluzione salina o silicone, che è radio-oscuro (cioè non penetrabile ai raggi X) e può gettare un’ombra che oscura il tessuto del seno che si nasconde dietro.

Gli studi mostrano infatti che tra un quinto e 4/5 dei tessuti della mammella non possono essere visti. Tuttavia, la presenza di protesi può rendere più facile individuare il tumore manualmente. I ricercatori canadesi che hanno condotto la prima revisione sistematica su 12 studi, che hanno coinvolto 1000 donne con protesi al seno ammalatesi di cancro, hanno visto che avevano il 26% di possibilità di una diagnosi tardiva, quando il tumore era più avanzato. L’analisi di altri 5 studi, su oltre 600 donne con impianti al seno e ammalatesi di cancro, ha mostrato un aumento del tasso di mortalità del 38%.