Tumori, Aifa approva terapia Car-T contro neoplasie sangue

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 7 Agosto 2019 - 23:39 OLTRE 6 MESI FA
tumori ricercatori al lavoro

Ricercatori al lavoro (Ansa)

ROMA  – L’Agenzia Italiana del Farmaco ha dato il via libera alla rimborsabilità e quindi alla disponibilità in Italia della prima terapia con cellule CAR-T.

La nuova terapia (Kymriah) con cellule immunitarie modificate contro i tumori potrà essere utilizzata presso i centri specialistici selezionati dalle Regioni, per pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL), resistenti alle altre terapie o nei quali la malattia sia ricomparsa dopo una risposta ai trattamenti standard e per pazienti fino a 25 anni di età con leucemia linfoblastica acuta (LLA) a cellule B.

Le terapie CAR-T (Chimeric Antigen Receptor T-cell), sottolinea l’Aifa, rappresentano una strategia immunoterapica di ultimissima generazione nella lotta ai tumori ematologici. Utilizzano i globuli bianchi (linfociti T) prelevati dal paziente e appositamente ingegnerizzati per attivare il sistema immunitario: una volta reinfusi nel paziente, entrano nel circolo sanguigno e sono in grado di riconoscere le cellule tumorali e di eliminarle. Con l’approvazione da parte del Consiglio di amministrazione di Aifa, si è concluso l’iter procedurale per garantire l’accesso a queste nuove terapie salvavita, dopo “una negoziazione – rileva l’Agenzia italiana del farmaco – contrassegnata da uno spirito di responsabile collaborazione con l’azienda”.

L’approvazione da parte dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) della nuova terapia Car-T contro i tumori del sangue si baserà su un nuovo modello di rimborso, il pagamento al risultato (payment at results). Lo spiega in una nota il direttore generale di Aifa Luca Li Bassi. Il nuovo modello di rimborso “utilizzato da Aifa per la prima volta, è dunque l’atto conclusivo di un lavoro di programmazione sanitaria per il quale – rileva Li Bassi – intendo ringraziare il lavoro del personale e delle Commissioni dell’AIFA (CTS-CPR), il Centro Nazionale Trapianti, le Regioni, il supporto tecnico del professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, delle Società Scientifiche e l’interessamento diretto dello stesso Ministro, che ha incoraggiato e facilitato un ottimo lavoro di squadra con le direzioni del Ministero della Salute”.