Vaccini non per tutti: avessimo detto così, oggi 14,5 mln di non vaccinati?

di Lucio Fero
Pubblicato il 26 Agosto 2021 - 09:08 OLTRE 6 MESI FA
Vaccini non per tutti: avessimo detto così, oggi 14,5 mln di non vaccinati?

Vaccini non per tutti: avessimo detto così, oggi 14,5 mln di non vaccinati? (Foto d’archivio Ansa)

L’ultimo calcolo dà 14,5 milioni di italiani in età superiore ai 12 anni non vaccinati. Il penultimo calcolo diceva che il 13,5% dei cittadini vaccinabili non si era prenotato. Ritardatari li definisce e chiama il politicamente corretto sanitario e qualche ritardatario certamente ci sarà. Qualcuno dei 14, 5 milioni di italiani non vaccinati effettivamente avrà atteso il ritorno dalle vacanze per andare ad immunizzarsi, alla ripresa economica e sociale di settembre i non vaccinati saranno qualcosa in meno del 14,5 milioni di metà-fine agosto.

Ma il grosso di questi 14 milioni e mezzo di cittadini non è vaccinato perché vaccinarsi non vuole. Il mugugno e il boicottaggio di fatto del Green Pass è al tempo stesso il velo che copre e il termometro che misura il volto e la febbre No Vax.

Campagne di persuasione per i vaccini

Campagne di persuasione a vaccinarsi ce ne sono, hanno funzionato. Fino però ad un confine che non valicano. Perché oltre questo confine c’è una terra dove la persuasione è straniera e parla una lingua non compresa da chi quella terra culturale e sociale abita. Persuadere chi finora non si è convinto è impresa disperata con i mezzi della comunicazione. Qualcosa possono forse ancora, sulla base dei rapporti interpersonali, i medici di famiglia. Qualcosa possono ancora loro. Non moltissimo però. 

Vaccino: gli strumenti di induzione

Primo tra tutti il Green Pass: si rende la vita più libera e facile a chi si è vaccinato in modo da rendere appetibile l’attestato e la condizione di vaccinato. Qualcosa del genere si sta facendo in ogni parte del mondo. Ed è molto probabile che il Green Pass abbia in qualche misura incentivato un po’ di vaccinazioni. Ma anche qui si è arrivati al confine: o si rende il Green Pass obbligatorio oppure i 14,5 milioni di non vaccinati non caleranno certo a dieci (quel che serve per avere 80% popolazione vaccinata).

Allora l’obbligo di vaccinazione?

Alla parola obbligo di solito il decisore politico si arresta, non varca la soglia. Perché sa che obbligo determina il formarsi e il montare di movimento opposto e contrario. Obbligo dà un alibi “libertario” e “antagonista” alla scelta socialmente nociva di non vaccinarsi, obbligo fa del No Vax un ribelle. Quindi obbligo è scelta politicamente rischiosa per chi la fa.

Però se la somma tra comportamenti di massa come Covid non fosse (è la seconda estate che si fa così) e percentuali di non vaccinati riporta oltre la soglia delle decine di morti al giorno (ci siamo abituati, non ci fanno più né caldo né freddo) e soprattutto sopra la soglia delle poche centinaia di ricoverati al giorno, allora non c’è che l’obbligo. Per mettere al sicuro il portafoglio nazionale, pubblico e privato, prima ancora che per mettere al sicuro delle vite.

E se all’inizio…

E se all’inizio la politica, lo Stato, la comunicazione ufficiale avessero detto: i vaccini non sono per tutti, non ci sono per tutti, non bastano per tutti? Se il messaggio costante e martellante fosse stato: vaccini finiti o quasi? Se quindi sui social da sempre e in quantità smodata e florida in tempo di Covid dediti alla coltivazione intensiva di ogni fauna e flora No Vax e negazionista fosse corsa la rabbia all’insegna dei vaccini solo per le Caste, maledetti!

Se la rabbia fosse stata indotta e inoculata verso i ricchi e potenti accaparratori dei vaccini negati alla gente comune? Se farsi il vaccino fosse stato sentito, comunicato e percepito come un privilegio? Magari anche odioso privilegio? Vaccini non per tutti, vaccini forse…avessimo detto così non avremmo oggi 14,5 milioni di italiani non vaccinati. Molti di meno. Perché spesso paura vince e paura di essere esclusi avrebbe spesso battuto paura di vaccinarsi.