Vaccino anti-Covid effetti collaterali: perché la seconda dose dà più disturbi della prima

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Gennaio 2021 - 11:35 OLTRE 6 MESI FA
Vaccino anti-Covid, effetti collaterali: perché la seconda dose dà più disturbi della prima

Vaccino anti-Covid, effetti collaterali: perché la seconda dose dà più disturbi della prima (Foto d’archivio Ansa)

Perché la seconda dose del vaccino anti-Covid ha più effetti collaterali rispetto alla prima? Con la prima dose si possono avere dolori e gonfiori nel punto dell’iniezione, ma anche febbre e mal di testa. Con la seconda dose invece potrebbero arrivare fastidi muscolari, mal di testa, brividi di freddo e febbre, ma più potenziati. Perché? Il motivo è nella reazione dell’organismo.

Con la prima dose del vaccino anti-Covid infatti si stimola il sistema immunitario a reagire contro il virus, o meglio contro le sue proteine, prodotte grazie all’Rna messaggero. La risposta alla seconda dose invece è più potente proprio perché l’organismo ha già costruito delle difese e quindi lotta più duramente contro il vaccino.

Vaccino anti-Covid, effetti collaterali seconda dose

Dopo la seconda dose si si verificano, puntualizza l’Aifa, le stesse reazioni avverse riscontrate dopo la prima somministrazione, ma potenziate. Tra le più diffuse figurano dolore e gonfiore nel punto dell’iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre. Per l’Aifa si tratta di reazioni “in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni”. Durata riscontrabile sia in caso di prima dose che di richiamo.

Quali effetti collaterali severi dopo la seconda dose?

Per la prima somministrazione del vaccino di Pfizer “l’unica più frequente sia nei vaccinati che nel gruppo al quale nel corso dello studio è stato dato il placebo, – spiega l’Aifa – è stato l’ingrossamento delle ghiandole linfatiche”. Mentre, in merito alle reazioni avverse in seguito alla seconda dose l’Agenzia del farmaco dice: “In generale le reazioni sistemiche sono state più frequenti e pronunciate dopo la seconda dose”, senza poi aggiungere altro.