Vaccino AstraZeneca a giovani e donne è sbagliato? Per Locatelli meglio darlo agli over 60

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Giugno 2021 - 10:45 OLTRE 6 MESI FA
Vaccino AstraZeneca a giovani e donne è sbagliato? Per Locatelli meglio darlo agli over 60

Vaccino AstraZeneca a giovani e donne è sbagliato? Per Locatelli meglio darlo agli over 60 FOTO ANSA

Si riapre il dibattito sul vaccino AstraZeneca dopo il caso della ragazza di 18 anni di Genova che ha avuto una trombosi alcuni giorni dopo la prima dose. E’ giusto o sbagliato somministrare il vaccino AstraZeneca a giovani e donne? Per il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, questo tipo di vaccino andrebbe dato preferibilmente agli over 60. Dello stesso parere anche l’immunologa Antonella Viola.

Cosa dice Locatelli sul vaccino AstraZeneca

Locatelli spiega che il vaccino di AstraZeneca “è già preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni di età. Questo perché il rapporto tra i benefici derivanti dalla vaccinazione ed eventuali rischi diventa incrementale con l’età e particolarmente favorevole sopra questa soglia“. “Quello che si è verificato nella sfortunata ragazza di Genova, cui va tutta la mia attenzione e affetto – ha detto – pone un’ulteriore riflessione, anche alla luce del mutato contesto epidemiologico in quanto la riduzione dei casi che abbiamo nel Paese rende anche più cogente tale riflessione”.

Discorso analogo quello fatto dall’immunologa Antonella Viola. “È sbagliatissimo proporre questi vaccini ai giovani, specialmente alle donne. Sono sempre convinta che non bisognerebbe darli a persone di età inferiore ai 55 anni”, dice in un’intervista al Corriere della Sera. Perché? “Per non aver dubbi basta leggere un lavoro uscito sulla rivista Science dove si spiega come man mano che si scende con l’età i rischi di ricevere questi vaccini superano ampiamente i benefici – risponde l’immunologa – Nei più giovani il pericolo di avere conseguenze gravi a causa del Covid è invece molto basso. Ecco perché la Francia ha stabilito di limitare i due vaccini a vettore virale agli over 55″.

Il caso della ragazza di Genova

La ragazza 18enne aveva ricevuto il vaccino il 25 maggio 2021 nella Asl di residenza. Per lei c’era stata una dose di vaccino AstraZeneca. Spiega una nota della Regione Liguria (ripresa da La Stampa) che il vaccino le era stato somministrato “dopo anamnesi vaccinale negativa”. Dunque, non sembravano esserci controindicazioni, perlomeno rispetto alla storia clinica della ragazza.

Eppure dopo qualche giorno arrivano i primi disturbi. Il 3 giugno la 18enne va in pronto soccorso lamentando mal di testa e fotofobia. Ma la tac cerebrale e l’esame neurologico danno esito negativo. Passano solo due giorni e, il 5 giugno, la ragazza torna in pronto soccorso con “deficit motori ad un emilato”. Stavolta la tac cerebrale svela un’emorragia. La ragazza è operata immediatamente per rimuovere il trombo. E poi, a breve distanza, un secondo intervento per detendere la pressione intracranica derivante dall’emorragia.