Vaccino e reazione avversa: la mielite della volontaria inglese. I test “a doppio cieco”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Settembre 2020 - 13:11 OLTRE 6 MESI FA
Vaccino Oxford: mileite la reazione avversa possibile

Vaccino e reazione avversa: come funziona (Ansa)

E’ una donna, inglese, la volontaria ai test sul vaccino cui è stata diagnosticata una infiammazione della spina dorsale registrata come sospetta reazione avversa.

Un ampio spettro di eventi avversi è previsto nel protocollo dei test vaccinali: l’insorgenza di piccoli incidenti è messo in conto, quella di patologie gravi interrompe il protocollo, la relazione vaccino reazione avversa è un’eventualità suscettibile di indagine.

Vaccino e reazione avversa: comitato indipendente dirà se c’è rapporto

E’ questo il caso, la mielite anche in forma leggera fa parte delle patologie gravi.

Si dovrà verificare se c’è relazione di causa ed effetto, se la reazione avversa dipende dal vaccino. Compito che necessariamente è affidato a una parte terza.

Tutte le procedure sono seguite e vagliate da un comitato di esperti indipendenti e sono controllate dalle autorità regolatorie che concederanno o meno il nulla osta al proseguimento della fase 3.

Mielite acuta trasversa: cos’è

La mielite acuta trasversa è “una malattia non comune che consiste in un’infiammazione acuta in uno o più segmenti adiacenti del midollo spinale.

Le cause di questa malattia possono essere molteplici, ma tra di esse ci sono i farmaci e le infezioni virali. Per cui un nuovo vaccino di cui non si sa nulla può essere, almeno in teoria, il responsabile di questo problema”, spiega il virologo Roberto Burioni sulla rivista online Medical facts.

Il medico umbro volontario ai test: “Sto bene, spero proseguano”

Ha ricevuto la prima dose del vaccino che AstraZeneca sta sviluppando con l’Università di Oxford per fermare la pandemia di coronavirus.

Ma dopo lo stop allo studio Antonio Metastasio, psichiatra di Terni che vive e lavora a Cambridge, in Inghilterra, si augura che la sperimentazione “continui”.

Raggiunto dall’ANSA il medico umbro che ora lavora con il National Healt Service assicura di stare “benissimo”.

Metastasio è in attesa di ricevere la seconda dose del vaccino a fine settembre. A Cambridge dove vive con la famiglia, lo psichiatra continua a fare la vita che conduceva prima di partecipare come volontario allo studio.

“Lo stop dimostra comunque la serietà dello studio e la sicurezza con il quale viene condotto. Ogni evento che si verifica viene riportato e analizzato”.

D’altronde lo psichiatra, specializzato anche in geriatria, non nasconde che il “rischio di effetti collaterali c’è per qualsiasi nuovo farmaco”.

La serietà del test. Cos’è la sperimentazione “a doppio cieco”

“E’ una sperimentazione in ‘doppio cieco’ – afferma – e questo significa che non sappiamo se ci è stata inoculata una dose di vaccino o del placebo.

Per questo ci è stato chiesto di non cambiare le nostre abitudini, di non esporci a rischi e di continuare a seguire le norme anti-contagio per il Covid. In più veniamo sottoposti a tamponi ogni settimana”.

“Non ho avuto alcun problema e confesso di non essere preoccupato” afferma. La sperimentazione del vaccino è stata fermata dopo che uno dei partecipanti ha accusato quella che viene definita una seria potenziale reazione avversa. (fonte Ansa)