Vaccino subito in Veneto per chi è invitato a un matrimonio, J&J senza prenotazione per gli over 60

di Daniela Lauria
Pubblicato il 7 Giugno 2021 - 14:44 OLTRE 6 MESI FA
Vaccino subito in Veneto per chi è invitato a un matrimonio, J&J senza prenotazione per gli over 60

Vaccino subito in Veneto per chi è invitato a un matrimonio, J&J senza prenotazione per gli over 60 (Nella foto Ansa il governatore Luca Zaia)

Vaccini subito in Veneto per chi deve andare a un matrimonio. Lo ha annunciato il governatore del Veneto Luca Zaia insieme alle nuove regole per la Regione che da oggi è in zona bianca. 

“Ci saranno cerimonie, matrimoni, cresime. Chi ha le partecipazioni avrà un canale preferenziale per fare subito il vaccino subito. Chi ha un matrimonio, andrà sulla piattaforma: se è invitato, gli si farà il vaccino in tempo reale”, ha detto Zaia.

Ci si dovrà recare al centro vaccinale con la partecipazione di nozze.

Vaccino Johnson & Johnson senza appuntamento a over 60

Tra le novità annunciate da Zaia c’è anche il vaccino diretto per gli over 60. “Tutti quelli che hanno più di 60 anni – ha spiegato – possono andare senza appuntamento, con accesso diretto in qualsiasi centro vaccinale, e hanno diritto ad avere la vaccinazione con Johnson & Johnson, monodose”.

“Abbiamo 70mila vaccini J&J distribuiti in tutti i centri, bisogna approfittarne”, aggiunge. “Una parte verrà data ai medici di base che hanno aderito alla campagna. Dalla prossima settimana metteremo a sistema anche le farmacie, alle quali, a regime daremo i vaccini Moderna”.

“Confermo infine che non faremo l’open day, secondo le indicazioni di Aifa”.

Veneto zona bianca: le indicazioni di Zaia

La regione Veneto da oggi è in zona bianca, senza coprifuoco e con regole nuove per i ristoranti. All’aperto, non ci sono limiti per le presenze al tavolo. Al chiuso, massimo 6 persone alla stessa tavola.

“Siamo in zona bianca – ha detto Zaia – ma non è la festa della Liberazione. La regione non smetterà di fare tamponi, non abbandonerà il contact tracing”.

“E’ un successo – ammette – e come sempre nella vita ci vuole anche fortuna”. Zaia ha ricordato com’è iniziata la crisi sanitaria, nel febbraio 2020, con l’epicentro a Vo’ Euganeo, la pressione nella seconda fase “mentre la terza è andata in maniera contenibile, diversamente da altre regioni, come l’Emilia Romagna”.

“Ora – osserva – torneremo alla normalità; ci siamo già dentro con entrambi i piedi. Gradualmente le mascherine saranno un accessorio, nel senso che, come l’ombrello, si useranno quando servirà. Ma bisogna tenerla sempre in tasca. Per me è impensabile non avere appresso la mascherina. Abbiamo, infatti, capito che in caso di assembramento si dovrà indossarla”.

“Ora credo sia utile che si chiuda la campagna vaccinale, fare il giro di boa completo: chi si vaccina non si ammala e lo si vede negli ospedali, che si sono svuotati”.

“Dovremo – sottolinea – fare attenzione ai temi della recrudescenza del virus e ad eventuali focolai che possono sorgere, cercando di capire anche che ruolo avranno le varianti. Ci stiamo preparando alla terza dose per chi lo vorrà”.

“Siamo pronti – conclude Zaia – non dismetteremo la macchina, aspettiamo le direttive del Cts e la circolare che identificherà il lasso di tempo necessario tra la seconda e la terza dose”.