Vaiolo delle scimmie, la storia dei due vaccini disponibili (e al momento non utilizzati)

Da quando si è sconfitto il vaiolo la produzione di vaccini contro la malattia si è fermata. Ad oggi sono solo due quelli disponibili e che sono in grado di coprire anche il vaiolo delle scimmie.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Maggio 2022 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA
Vaiolo delle scimmie, la storia dei due vaccini disponibili (e al momento non utilizzati)

Vaiolo delle scimmie, la storia dei due vaccini disponibili (e al momento non utilizzati) (foto Ansa)

Sono due i vaccini disponibili contro il vaiolo delle scimmie: uno è prodotto dalla Emergent BioSolution, un’azienda americana, il secondo dalla dell’europea Bavarian Nordic, con sede in Danimarca.

A fare il punto sui due vaccini è un articolo su Science magazine firmato da Jon Cohen.

La battaglia contro il vaiolo

Il vaiolo nel passato è stato un grave flagello capace di uccidere il 30% delle persone infette ma grazie a una capillare campagna vaccinale negli anni ’60 e ’70 è stato eradicato, di fatto è l’unico patogeno finora completamente eliminato se si escludono alcuni campioni conservati in laboratorio a fini di studio.

La drastica riduzione dei casi a inizio anni ’70 aveva portato gradualmente alla riduzione della somministrazione dei vaccini in quanto gli effetti collaterali del trattamento (con circa un decesso per ogni milione di vaccinati) avevano oramai superato i potenziali benefici.

Da allora la produzione si è praticamente fermata e ad oggi sono solamente due i vaccini antivaiolo disponibili, capaci di proteggere anche dal vaiolo delle scimmie.

I due vaccini

Quello dell’americana Emergent BioSolutions che è considerato simile al vaccino utilizzato durante la campagna di eradicazione e può ancora causare reazioni gravi e persino la morte nelle persone che hanno un sistema immunitario compromesso.

L’altro, dal nordico bavarese, utilizza una forma non replicante di Vaccinia (un virus molto simile a quello del vaiolo), specificamente progettata per causare meno effetti collaterali. Quest’ultimo, precisa l’articolo su Science, è l’unico vaccino esplicitamente approvato per il vaiolo delle scimmie. 

I due vaccini sono in grado di prevenire la malattia anche se usati fino a 4 giorni dall’esposizione al virus e potrebbero quindi essere usati per proteggere i soggetti entrati a contatto con infetti ma, nonostante siano disponibili, al momento in nessun paese i due vaccini vengono attualmente prescritti. Finora nessun paese ha annunciato l’intenzione di usare questi vaccini e le scorte di entrambi sono al momento basse.