Varianti Covid “8 volte più contagiose del ceppo scoperto a Wuhan”: lo dice uno studio Usa

di Caterina Galloni
Pubblicato il 28 Febbraio 2021 - 07:30 OLTRE 6 MESI FA
Varianti Covid "8 volte più contagiose del ceppo scoperto a Wuhan": lo dice uno studio Usa

Varianti Covid “8 volte più contagiose del ceppo scoperto a Wuhan”: lo dice uno studio Usa (Foto Ansa)

Le nuove varianti Covid sono circa otto volte più contagiose del ceppo originario scoperto a Wuhan. E’ quanto emerge da un nuovo studio, pubblicato sulla rivista eLife, condotto dai ricercatori dell’Università di New York  in collaborazione con i colleghi del New York Genome Center e della Icah School of Medicine di Mount Sinai.

Le varianti Covid e la mutazione dominante

Secondo lo studio, una mutazione – D614G – è una delle più dominanti a livello mondiale e rende le nuove varianti molto più infettive. E’ presente nelle varianti sudafricana, brasiliana, del Kent, e rende il virus fino a otto volte più contagioso.

È una delle tante mutazioni che prendono di mira la proteina Spike e gli scienziati Usa hanno scoperto che la D614G è probabilmente emersa all’inizio del 2020. Attualmente è una delle mutazioni più prevalenti e dominanti nelle varianti rilevate in tutto il mondo.

Lo studio Usa sulle varianti Covid più contagiose

Il team ha introdotto un ceppo del virus con la mutazione D614G nelle cellule umane di polmone, fegato e colon. Per fare un confronto, hanno condotto la stessa ricerca con la versione di un virus, senza la mutazione, trovata all’inizio della pandemia, negli stessi tipi di cellule.

Hanno scoperto che la variante portatrice della mutazione D614G ha aumentato la trasmissibilità del Covid fino a otto volte rispetto al virus originario.

Neville Sanjana, uno dei ricercatori dello studio, ha affermato che ciò potrebbe spiegare perché il virus si è diffuso così velocemente. Zharko Daniloski, borsista post-dottorato presso il laboratorio di Sanjana dell’Università di New York e primo autore dello studio ha spiegato: “I risultati sono abbastanza inequivocabili. La variante infetta le cellule umane in modo molto più efficace rispetto al virus originario”.