Abortire semi per evitare infestazioni parassiti: anche le piante sanno decidere

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 6 Marzo 2014 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Abortire semi per evitare infestazioni parassiti: anche le piante sanno decidere

Abortire semi per evitare infestazioni parassiti: anche le piante sanno decidere

ROMA – Abortire i propri semi per evitare infestazioni da parte dei parassiti. Una vera e propria decisione complessa per evitare rischi futuri. Decisione che presa da una pianta potrebbe stupire e invece non deve. Lo studio condotto dagli scienziati dell’Helmholtz Centre For Environmental Research in collaborazione con l’Università di Goettingen è il più recente in grado di confermare che le piante memorizzano informazioni e comunicano e inoltre sono in grado di prendere decisioni complesse, valutando rischi in base alle condizioni interne ed esterne.

Lo studio, che è stato pubblicato sulla rivista American Naturalist, ha analizzato il comportamento della Berberis vulgaris e in particolare la sua capacità di abortire i semi per prevenire future infestazioni di parassiti. La scelta della pianta evidenzia, spiegano i ricercatori, la presenza di una memoria strutturale che le permette di analizzare le situazioni e prendere decisioni.

Gli scienziati hanno esaminato oltre 2mila esemplari di Berberis europea e di Mahonia aquifolium, nativa del Nord America, e hanno valutato le due specie in relazione all’infestazione ad opera dei tefritidi. Questi parassiti si insinuano nelle bacche e vi depongono le uova, che quando si schiudono si cibano dei semi delle piante.  Katrin M. Meyer, primo autore dello studio, ha spiegato:

“I semi delle bacche infestate non sempre vengono abortiti, ma la decisione dipende da quanti semi sono contenuti nella bacca”.

Generalmente infatti le Berberis vulgaris producono due semi e nel 75% dei casi la pianta abortisce il seme infestato, ma non quello ancora incontaminato. Se invece la bacca ha prodotto un solo seme, allora la pianta abortisce solo nel 5% dei casi. I dati sono poi stati elaborati in base a modelli matematici e hanno evidenziato un comportamento preciso, che è influenzato anche dallo stress, spiega lo scienziato Hans-Hermann Thulke e firmatario dell’articolo:

“Se la Berberis abortisse il frutto con un solo seme infestato, perderebbe tutto il frutto. Sembra così quasi affidarsi alla “speculazione” per cui la larva potrebbe morire naturalmente, che in natura è una delle possibilità. Poche chance infatti sono una prospettiva migliore di riproduzione che alcuna. Questo comportamento, in cui la pianta tiene in considerazioni le perdite e il loro peso, ci ha sorpresi molto. Il messaggio del nostro studio è inoltre che le piante sono molto più intelligenti di quanto pensato finora”.

Lo studio dunque pone un fondamentale punto di svolta sul comportamento complesso delle piante e sulla loro capacità di valutare le informazioni e gli input provenienti dall’ambiente esterno o dall’interno, nel caso dell’infestazione da parassiti, e di prendere una decisione che è la migliore al fine della conservazione e sopravvivenza della propria specie. Comportamento che necessariamente sottolinea una intelligenza di cui fino ad oggi non si riteneva fossero dotate.