Animali domestici, l’Alto Adige rispolvera la tassa sui cani. La Lav insorge

Pubblicato il 13 Dicembre 2010 - 19:33 OLTRE 6 MESI FA

Avere un cane potrebbe diventare un piccolo lusso, almeno nella provincia di Bolzano: l’articolo 25 del disegno di legge della Finanziaria 2011 per l’Alto Adige-Sudtirolo darebbe infatti la possibilità ai Comuni di reintrodurre l’imposta di 50 euro l’anno per ogni cane.

Il fine è di realizzare, con i soldi raccolti, aree verdi per quattro zampe e concorrere alle spese di igiene urbana. Con aumenti fino a 150 euro per i cani ‘pericolosi’, dicitura abolita dall’Ordinanza in vigore del ministero della Salute, e per quelli genericamente definiti di ‘grossa taglia’.

A denunciare il ddl è la Lega anti-vivisezione (Lav). “Iniqua, anacronistica e negativa per la lotta al randagismo”, così la Lav definisce in una nota la possibile ‘tassa sui cani’ che “il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder (Svp), assieme all’assessore alle Finanze Roberto Bizzo (Pd), vorrebbero introdurre. Chiediamo a Durnwalder, a Bizzo e ai consiglieri, di ritirare l’articolo 25 di questo disegno di legge”.

Per l’associazione, “la riesumazione di un’imposta prevista nel periodo fascista da un Regio Decreto e abolita nel 1993 dal Governo Amato, imposta cui peraltro dovrebbero sottostare anche tutti coloro che dovessero trascorrere più di due mesi d’estate nella propria seconda casa, è un provvedimento negativo per la lotta al randagismo poichè disincentiva l’adozione ed è penalizzante per coloro che, avendo adottato un quattro zampe dal canile, hanno già dato un contributo notevole sia in termini economici, facendo risparmiare denaro alle amministrazioni, che di contrasto del fenomeno”.

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