Asteroide 2009 JF1 potrebbe colpire la Terra? C’è già la data ma le possibilità sono remotissime per fortuna…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Gennaio 2021 - 14:00 OLTRE 6 MESI FA
Asteroide 2009 JF1 potrebbe colpire la Terra? C'è già la data ma le possibilità sono remotissime fortuna...

L’asteroide Apophis spaventa la Terra, ecco quando potrebbe colpirla (foto Ansa)

L’asteroide ‘2009 JF1’ è atteso nei pressi della Terra per il 6 maggio del 2022. Diciamo subito che ci sono probabilità remotissime che colpisca il nostro Pianeta.

Parliamo di una possibilità su 3800. Ma dato che non è da escludere del tutto, c’è comunque un po’ di apprensione…

Asteroide 2009 JF1 potrebbe colpire la Terra? Ha un diametro di 130 metri

Come spiega Il Messaggero, l’asteroide si chiama 2009 JF1, ha un diametro di 130 metri ed è monitorato con particolare attenzione perché è fra quelli che potrebbero avvicinarsi al nostro pianeta.

Si tratta di un  Near Earth Object (Neo), “oggetto vicino alla Terra”, categoria che comprende corpi celesti (asteroidi, meteoroidi e comete) con un perielio (la distanza minima dal Sole) di 1,3 Unità Astronomiche, ossia poco meno di 200 milioni di chilometri. 

2009 JF1, scoperto dieci anni fa, non fa parte, insomma, dei  Phas, “potentially hazardous asteroid”, asteroidi potenzialmente pericolosi.

Asteroide 2009 JF1 potrebbe colpire la Terra? E’ monitorato con attenzione dalla Nasa

Questo asteroide è monitorato con attenzione dalla Nasa ma per fortuna è improbabile che colpisca il nostro Pianeta. Ho, come abbiamo detto in precedenza, c’è una possibilità su 3800.

Quindi la probabilità di impatto è dello 0,026%. O se vogliamo leggerla in un altro modo, c’è il 99,974% di possibilità che l’asteroide manchi la Terra. 

Come conclude Il Messaggero, l’agenzia spaziale europea in teoria la distanza minima che 2009 JF1 potrebbe raggiungere è di 0.0000172 Unità Astronomiche (2.500 chilometri), appunto entro maggio del 2022

La Nasa ha spiegato: «Alcuni asteroidi e comete seguono orbite che li portano ad essere attratti più vicini al Sole e, di conseguenza, anche alla Terra» (fonte Il Messaggero).