Roma: bendati i busti del Gianicolo e le statue di Trilussa e Belli a Trastevere
Blitz di protesta nella capitale: bendati all’alba di mercoledì 27 ottobre gli 80 busti del Gianicolo e le statue di Trilussa e di Gioacchino Belli nella zona di Trastevere. Sulle statue è stata lasciata una poesia a favore del recupero della cultura sul territorio e la firma ‘My Trastevere’.
I primi testimoni dell’iniziativa, informa una nota, sono stati alcuni appassionati di jogging mattutino che hanno trovato appesa al collo dei busti bendati una poesia dai versi ironici attribuita provocatoriamente al Trilussa ”a denuncia di una cultura scomparsa. Una sorta di petizione moderna”.
”So’ er carcio e er Grande Fratello, guardo e penso: che fine ha fatto ‘a curtura?” si legge sul messaggio. ”Sulle bende nere che coprono i volti delle statue -si legge ancora nella nota- la firma ‘My Trastevere’, che da settimane circola per le strade della capitale legandosi ad attività ‘virali’ sul territorio volte a riportare la cultura tra la gente. Prima la musica, due settimane fa a Piazza Trilussa, con l’incursione serale di una band che ha regalato un concerto alla folla presente ma lasciato un alone di mistero sull’iniziativa. Ora la protesta, e una prima bozza di manifesto culturale prende forma. Quale sarà il passo successivo?”.