NAPOLI – A Napoli si va instaurando una nuova modalità di riscossione del pizzo da parte della camorra: invece di esigere somme in contanti, alcuni clan obbligherebbero i commercianti taglieggiati ad andare a versare una somma equivalente nelle ricevitorie infiltrate o sotto diretto controllo di prestanome, sotto forma di scommesse sportive.
E, in alcuni casi, le giocate sarebbero completamente falsificate, tutto per permettere massicci incassi illegali alla camorra. Il nuovo affare criminale è raccontato da un’inchiesta del quotidiano Terra, in edicola venerdì 18 marzo. Spesso già dall’interno del punto scommesse alcuni fiancheggiatori dei clan annotano chi e quanto ha scommesso – scrive il quotidiano – così da tenere sotto controllo l’esazione del pizzo a negozianti, mercati, studi professionali.
Attraverso questo sistema, spiega Terra, è possibile riciclare ingenti somme di denaro sporco più al riparo da controlli, sfruttando un doppio canale legale-illegale di entrata e di uscita delle somme utilizzate per le scommesse.