Il “dialetto” delle capre: un mix di geni e di influenze ambientali

Pubblicato il 20 Febbraio 2012 - 14:48 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Anche le capre hanno il loro accento. Lo ha rivelato la Queen Mary University di Londra. Il differente accento dipenderebbe sia dalle caratteristiche genetiche scritte nel Dna, sia dal contesto ambientale. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Animal Behaviour journal e conferma il ruolo dell’ambiente nello sviluppo anche per quanto riguarda gli animali. Lo studio ha evidenziato che i cuccioli imparentati hanno un accento tanto più simile, quanto più lungamente vivono insieme. Nel caso invece di un contesto ambientale differente, il belare delle capre varia anche se i cuccioli condividono gli stessi geni.

Insomma anche le capre hanno un loro dialetto “nonostante il ridotto repertorio vocale – fanno notare i ricercatori – i richiami dei capretti fratellastri sono diventati più simili se allevati insieme nell’ambito dello stesso gruppo sociale”. Alan McElligott ed Elodie Briefer hanno spiegato che l’accento dipende dalla plasticità della voce, una caratteristica per lo più umana ma che è stata riscontrata anche in altri animali, come delfini ed elefanti. I ricercatori hanno registrato il timbro dei cuccioli di capra all’età di 1 settimana e di 5 settimane, scoprendo l’esistenza del dialetto e soprattutto definendo in maniera chiara per la prima volta l’importanza, anche per gli animali, che il contesto ambientale assume nello sviluppo da cucciolo all’età adulta.