“Cucchi non si sarebbe salvato con acqua e zucchero”. Medici smentiscono Procura di Roma

Pubblicato il 3 Maggio 2010 - 19:50 OLTRE 6 MESI FA

Stefano Cucchi

Stefano Cucchi non si sarebbe salvato con un po’ di acqua e zucchero. Mario Falconi, presidente dell’Ordine provinciale dei medici di Roma, respigne le accuse che erano state avanzate dalla Procura di Roma che sta indagando sulla vicenda.

Secondo Falconi «è privo di valenza scientifica far credere all’opinione pubblica che lo sfortunato Stefano Cucchi poteva essere salvato con un semplice bicchiere di acqua e zucchero. Sostenere questa tesi significa accreditare l’idea di dirigenti ospedalieri, medici e infermieri totalmente incompetenti o peggio indifferenti, al limite del sadismo».

Falconi ha convocato per domani sera un Consiglio straordinario dell’Ordine. L’obiettivo dell’incontro è quello di esaminare gli sviluppi della vicenda che ha causato il decesso del giovane morto mentre era ricoverato in regime di detenzione all’ospedale Sandro Pertini.

«Per quanto riguarda la nostra categoria – sottolinea il presidente dell’Ordine dei medici di Roma – non ci stiamo a prenderci colpe e cause che ci vengono scaricate addosso, forse per alleggerire altre spalle da questo pesante carico di accuse. L’opinione pubblica e la famiglia di Stefano Cucchi sappiano che, in ogni caso, se saranno accertate omissioni di cura o falsificazioni di certificazioni, anche se indotte o peggio imposte, prenderemo provvedimenti esemplari».