Nel cervello ci sono i “semafori”, regolano l’apprendimento motorio

Pubblicato il 2 Agosto 2010 - 17:35| Aggiornato il 3 Agosto 2010 OLTRE 6 MESI FA

Agirebbe come una sorta di ‘semaforo’ del movimento il circuito cerebrale composto dal nucleo striato e dalla sostanza nera, perché è capace di organizzare l’inizio e la fine delle sequenze motorie durante l’apprendimento. L’alterata funzione di questo circuito neuronale può quindi condurre all’incapacità di coordinare l’inizio e la fine delle varie sequenze motorie, come avviene ad esempio nei malati di Parkison.

A spiegare questa importante scoperta è Paolo Calabresi, direttore di un gruppo di ricerca del Laboratorio di Elettrofisiologia dell’Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma, nell’editoriale che firma su ‘Nature’. Calabresi evidenzia le possibilità di comprendere e contrastare i sintomi di malattie neurologiche diffuse grazie allo studio effettuato da ricercatori americani e portoghesi, pubblicato sempre su Nature.

I ricercatori sono stati infatti in grado di dimostrare che l’attivazione di uno specifico circuito neuronale, che coinvolge il nucleo striato e la sostanza nera (due strutture cerebrali del cosiddetto circuito dei nuclei della base) è in grado di segnalare specificamente l’inizio e la fine di una sequenza motoria durante il suo apprendimento. “Il che pone le basi – spiega Calabresi – per la comprensione dei meccanismi mediante i quali il nostro cervello apprende come eseguire sequenze di azioni necessarie alla vita di tutti i giorni. In situazioni patologiche come nella malattia di Parkinson, il circuito composto dal nucleo striato e dalla sostanza nera è malfunzionante e i pazienti hanno una selettiva difficoltà nell’iniziare il movimento e, poi, nel porvi fine”.