ROMA- Nell’edizione di giovedì 27 gennaio, il Manifesto pubblicava a tutta pagina un’intervista a Cesare Battisti ripresa direttamente dal settimanale “Brasil de Fato”. “Un caso politico che travalica i confini” titolava il quotidiano comunista. Il fatto sorprendente, o comunque non scontato, non è stato certamente il profluvio di dichiarazioni spesso deliranti dell’ex terrorista contumace, ma la reazione stizzita dei lettori del quotidiano. Che hanno inondato la redazione di lettere del tutto contrarie all’iniziativa. Perché offrire una tribuna a un soggetto simile? Qualcuno si è spinto fino a confessare “un certo ribrezzo” per le parole di Battisti minacciando di disdire l’abbonamento.
Il linguista Mario Lavagetto denuncia la mancata presa di distanza del giornale rispetto all’ampia copertura offerta all’argomento. Alla quale risponde per tutte il fondatore Valentino Parlato. La sua tesi è netta: il Brasile ha ragione a non voler concedere l’estradizione, è troppa la voglia di giustizialismo, però – concede – qualcosa di sbagliato nell’intervista c’era.