Cina, scoperto nuovo virus a rischio pandemico nei maiali: è simile ad H1N1

di Daniela Lauria
Pubblicato il 30 Giugno 2020 - 08:48 OLTRE 6 MESI FA
Cina, scoperto nuovo virus a rischio pandemico nei maiali: simile ad H1N1

Cina, scoperto nuovo virus a rischio pandemico nei maiali: è simile ad H1N1 (Foto Ansa)

Un nuovo virus a rischio pandemico è tornato ad utilizzare l’organismo dei maiali per modificarsi, imparando ad aggredire l’uomo. Lo hanno scoperto in Cina, nell’ambito di un progetto di sorveglianza avviato da anni per sorprendere sul nascere eventuali minacce.

Si tratta di un mix molto noto ai virologi di tutto il mondo: il virus simile a quello dell’influenza H1N1 responsabile della pandemia del 2009 è stato ribattezzato G4 EA H1N1.

Descritto sulla rivista dell’Accademia delle Science degli Stati Uniti, il virus è stato individuato dal gruppo coordinato da George Gao e Jinhua Liu, rispettivamente delle Università agrarie di Pechino e Shandong, con la partecipazione dei Centri cinesi per il controllo delle malattie (Cdc China).

Sono gruppi di ricerca da tempo in contatto con l’Oms e il loro lavoro di sorveglianza si è esteso anche agli esseri umani impiegati negli allevamenti, scoprendo la presenza di anticorpi nel 10% di un campione di circa 300 persone.

Questo significa che il virus sa aggredire l’uomo, ma non ha ancora fatto il passo ulteriore, con la capacità di trasmettersi da uomo a uomo.

L’epidemiologa italiana Stefania Salmaso spiega che “la cosa interessante è che, mentre i ceppi in circolazione cambiano continuamente, il nuovo virus trovato nei maiali ha preso piede dal 2016” e “il suo genoma contiene elementi che lo hanno reso in grado di infettare l’uomo”.

Secondo l’esperta, quello osservato in Cina “sarebbe il primo gradino nella scala dell’evoluzione che porta a una pandemia”.

Lo studio non descrive però sintomi e manifestazioni cliniche. Per l’esperto di Malattie Infettive Giorgio Palù, dell’Università di Padova, “la ricerca descrive un virus potenzialmente pandemico” ed è “un lavoro atteso e importante”, un “monitoraggio importantissimo per allestire con grande anticipo un vaccino nel caso in cui virus si espandesse”.

L’Oms: “Il peggio deve ancora arrivare”

Mentre si dà la caccia a future minacce, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) si preoccupa di rintracciare le origini dell’attuale pandemia di Covid-19 e ha deciso di inviare in Cina una squadra incaricata di risolvere quello che ad oggi risulta ancora un rompicapo.

Nel frattempo la situazione generale relativa alla pandemia di Covid-19 non induce all’ottimismo il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, per il quale “il peggio deve ancora arrivare. Mi dispiace dirlo ma con questo ambiente e in queste condizioni, noi temiamo il peggio.

“Un mondo diviso aiuta il virus a diffondersi”. Rivolgendosi quindi a tutti i Paesi, ha invitato a “mettere in quarantena la politicizzazione della pandemia e a restare uniti perché il virus è veloce e uccide e può sfruttare le divisioni tra noi”.

C’è poi chi guarda avanti con determinazione, come la Cina che ha approvato il vaccino della CanSino Biologics, società biotech quotata a Hong Kong. Il vaccino, che fa parte dei 17 arrivati nel mondo alla sperimentazione clinica, è destinato ai militari. (Fonti: Ansa, Bbc).