Coronavirus: un’app che lo diagnostica dal respiro. La stanno progettando negli Usa

di Caterina Galloni
Pubblicato il 15 Maggio 2020 - 05:50 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus: un'app che lo diagnostica dal respiro nel microfono dello smartphone. La stanno progettando negli Usa

Coronavirus: un’app che lo diagnostica dal respiro. La stanno progettando negli Usa (Foto d’archivio Ansa)

ROMA – Attraverso il microfono dello smartphone, un’app potrà diagnosticare il coronavirus misurando le variazioni del respiro.

E’ stata sviluppata dai ricercatori dell’University of Pittsburgh, e affermano che, in caso di successo, l’app rappresenterebbe una “soluzione a basso costo” per testare rapidamente un’intera popolazione.

Tuttavia è ancora in fase di progettazione e dunque potrebbe passare del tempo prima che sia disponibile nell’app store.

Per esaminare il respiro e determinare se è simile a quello dei pazienti COVID-19, l’app si avvarrà dell’intelligenza artificiale.

Secondo i ricercatori, una volta sviluppata fornirà “test a casa non invasivi” utilizzando l’hardware e la potenza di elaborazione dei normali smartphone.

Gli utenti utilizzeranno un adattatore come boccaglio così che il microfono e l’altoparlante dello smartphone possano registrare e trasmettere segnali acustici dalle vie aeree.

Per determinare se una persona è positiva, attualmente viene fatto il tampone nel naso e nella gola e poi analizzato in laboratorio.

“In questo progetto svilupperemo nuove tecniche di rilevamento mobile e intelligenza artificiale così da identificare rapidamente ed efficacemente le persone positive”, ha affermato Wei Gao, capo ricercatore.

“Nella speranza che possa essere d’aiuto a identificare i casi negativi che presentano sintomi analoghi al COVID-19 e dunque eliminare inutili visite in ospedale”.

Al contempo, consentirà di rilevare i casi positivi senza necessità di recarsi in ospedale, il che potrebbe contenere la diffusione del virus.

Non è l’unico progetto che tenta di utilizzare gli smartphone per rilevare i sintomi del coronavirus. In Svizzera, un team di ricercatori sta esaminando i suoni della tosse di pazienti sani e di quelli positivi.

I ricercatori di IA dell’Ecole Polytechnique Federale de Lausanne stanno lavorando su Coughvid un sistema simile al team di Pittsburgh.

“E’ ormai chiaro che un’alta percentuale di pazienti positivi ha la tosse secca, diversa da quella dell’influenza o delle allergie “, ha spiegato il ricercatore capo Tomas Teijeiro al Wall Street Journal.

Ha ammesso che non è sicuro che la diagnosi offra una diagnosi sicura ma spera che attraverso ulteriori ricerche, saranno in grado di renderla più accurata.

Il rischio è che l’uso dell’audio per diagnosticare il coronavirus possa essere inaffidabile e offrire falsi positivi, il che indurrebbe le persone sane ad andare in ospedale. (Fonte: Daily Mail)