Coronavirus, in Italia zero morti il 19 maggio? Studio Ihme: “20mila il totale delle vittime”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Aprile 2020 - 08:41 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, in Italia zero morti il 19 maggio? Studio Ihme: "Totale vittime 20mila al 4 agosto"

Coronavirus, in Italia zero morti il 19 maggio? Studio Ihme: “Totale vittime 20mila al 4 agosto” (foto ANSA) Scrivi un messaggio

ROMA – La fine della pandemia da coronavirus, con zero decessi, è “prevedibile in Italia il 19 maggio, salvo un allentamento delle misure di distanziamento sociale o un rimbalzo dei contagiati”, e il totale dei decessi registrati sarà di 20.300.

Sono le previsioni sull’evoluzione del Covid-19 in Europa elaborate dall’Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme), organizzazione indipendente della School of Medicine dell’Università di Washington, che fornisce i dati alla Casa Bianca.

Questo studio stima in circa 151.680 il numero totale dei decessi nel mondo durante la “prima ondata” della pandemia, così come è stata chiamata dai ricercatori. Soltanto negli Stati Uniti è stato ipotizzato un numero finale pari a circa 81.766 morti per il Covid-19 (a ieri, 7 aprile, sono 12.722).

Coronavirus, Ihme: i numeri per l’Italia

Secondo le previsioni dello studio, pubblicato ieri, 7 aprile, l’Italia ha superato la propria fase di picco, eccezion fatta per Calabria (picco previsto per ieri, 7 aprile) e Puglia (16 aprile). In Europa complessivamente, si conteranno, sulla base delle stime dell’Ihme, oltre 150mila decessi alla fine della prima ondata della pandemia.

L’aggiornamento dell’Ihme è costante e già indica una fine della pandemia al 19 maggio con 20.300 morti, in un range tra 19.533 e 21.185. Da notare che al 7 aprile l’ Ihme indicava 17.061 morti (range 16.725-17.551). I dati forniti ieri dalla Protezione Civile indicano una cifra di 17.127 morti. I dati sono reperibili a questo link.

La situazione in Europa

“Settimane preoccupanti attendono molti Stati europei – afferma il Dott. Christopher Murray, Direttore dell’Ihme – sembra probabile, inoltre, che il numero dei decessi ecceda le proiezioni attuali per gli Stati Uniti”.

Il numero dei morti in molti paesi è aggravato dalla scarsa accoglienza ospedaliera per la mancanza di posti letto: nel Regno Unito si potranno superare centomila richieste di ricovero ospedaliero a fronte degli attuali 17.765 posti disponibili; 24.544 domande per la terapia intensiva a fronte di soli 799 posti disponibili.

Se in Italia e Spagna i numeri stanno calando, la situazione peggiore dovrà ancora arrivare in Olanda, Irlanda, Austria e Lussemburgo mentre Repubblica Ceca e Romania si trovano a metà strada della traiettoria prevista per questi Paesi.

Altre nazioni tra cui Regno Unito, Germania, Norvegia e Grecia sono ancora all’inizio della fase critica e vedranno aumentare il numero dei decessi fino al picco previsto per la seconda e terza settimana di aprile.

(fonti ANSA, AGI)