Coronavirus, gli uomini con l’anulare più lungo si ammalano meno?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Maggio 2020 - 22:04 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, gli uomini con l'anulare più lungo si ammalano meno?

Coronavirus, gli uomini con l’anulare più lungo si ammalano meno?

LONDRA – Gli uomini con un anulare più lungo sembrano avere maggiori probabilità di contrarre una forma lieve di coronavirus, mentre l’incidenza di morte nei pazienti con il quarto dito più corto sembra essere fino a un terzo più elevata. Lo suggeriscono in un articolo pubblicato su Science Direct gli esperti della Swansea University, in Galles, che hanno sottolineato il collegamento tra le dimensioni dell’anulare e la quantità di testosterone a cui il feto è stato sottoposto in gravidanza.

“Recenti studi hanno scoperto che uomini con bassi livelli di testosterone hanno il doppio delle probabilità di morire per Covid-19 rispetto agli uomini con livelli più alti, per questo l’ormone è stato ritenuto protettivo contro il virus. Sappiamo inoltre che gli uomini sono più soggetti a sintomi gravi rispetto alle donne, ma la scienza non ha ancora scoperto le motivazioni di questa situazione”, spiega John Manning, della Swansea University, aggiungendo che alcuni esperti hanno ipotizzato che questa differenza potrebbe essere dovuta al fatto che gli uomini tendono a lavarsi le mani meno frequentemente o potrebbero non cercare aiuto medico, o ancora avere un sistema immunitario geneticamente più vulnerabile.

Il team ha analizzato i dati relativi a 200 mila persone provenienti da 41 paesi, a cui sono state misurate le dimensioni delle dita.

“Questo collegamento non è stato riscontrato nelle donne, mentre negli uomini si notano differenze a seconda che si consideri la mano destra o la sinistra. Nei primi dieci paesi con l’anulare più lungo sulla mano sinistra infatti, il tasso di mortalità medio maschile è stato pari a 3,1 per cento, mentre nei dieci paesi con anulare più corto il tasso medio registrato è stato pari a 5 per cento. Per quanto riguarda la mano destra invece la mortalità è stata rispettivamente di circa 2,7 e 4,9 per cento”, prosegue l’esperto, aggiungendo che in Australia, Nuova Zelanda, Austria e Asia orientale, le dimensioni maggiori del quarto dito potrebbero conferire agli uomini di queste nazioni un vantaggio biologico.

“Sappiamo che i recettori ACE-2 aiutano il virus a entrare in organismo, ma una concentrazione abbastanza elevata, causata da livelli elevati di testosterone, potrebbe contrastare il virus, inibendo la progressione della malattia una volta avvenuta l’infezione”, aggiunge ancora Manning.

“Livelli estremamente bassi di ACE-2 sarebbero quindi associati a una prognosi sfavorevole per l’avanzare della malattia. La maggior parte dei pazienti maschi di Covid-19 presentava bassi livelli di testosterone”, commenta Gülsah Gabriel del Leibniz Institute for Experimental Virology di Amburgo, coinvolto nella ricerca.

“Il testosterone è noto per la sua funzione regolatrice della risposta immunitaria del corpo, che può essere tanto violenta da scatenare una reazione eccessiva”, concludono gli esperti, aggiungendo che nelle pazienti Covid-19 livelli più alti di testosterone erano infatti collegati a risposte infiammatorie più pronunciate. (AGI)