Cremona. Passaggio a livello umano per evitare il ritardo

Pubblicato il 30 Marzo 2011 - 21:31 OLTRE 6 MESI FA

CREMONA – I pendolari si sostituiscono alle sbarre rotte del passaggio a livello, fermano le auto in transito e consentono al treno di passare in sicurezza. E’ accaduto sulla linea ferroviaria Crema-Treviglio-Milano. Alcuni viaggiatori, per scongiurare l’ennesimo ritardo record, sono scesi dal treno e hanno fatto le funzioni del passaggio a livello della stazione di Casaletto Vaprio (Cremona), cinque chilometri dopo Crema (Cremona).

Il treno diretto per Milano, partito da Crema alle 7,21, non poteva entrare in stazione. Le sbarre erano sollevate e c’era il rischio di travolgere le auto in transito, dirette alla zona industriale del paese.

”A quel punto – racconta Monica Maggiore, del comitato ‘Viaggiare con dignita”, che era a bordo del convoglio – si sarebbe dovuto attendere l’arrivo della polizia ferroviaria da Treviglio perche’ bloccasse il traffico al passaggio a livello. Ma cio’ avrebbe significato rimanere fermi a Casaletto per un’ora. Alcuni viaggiatori hanno optato per cavarsela da soli. Due di loro si sono piazzati su un lato dell’attraversamento, un altro, che viaggiava sul convoglio per Crema già fermo in stazione da alcuni minuti, e’ andato sul versante opposto, quello che guarda verso la zona industriale. A lui si è unito l’operatore ecologico del Comune che ha messo di traverso il suo furgone. Hanno fatto la funzione delle sbarre consentendo cosi’ al nostro treno di entrare in stazione e a quello per Crema di ripartire. Cose d’altri tempi”.

Nonostante questo espediente il ritardo accumulato dal convoglio delle 7,21 è stato comunque superiore alla mezz’ora. ”Il passaggio a livello – continua Monica Maggiore – era gia’ mal funzionante martedi’. Dunque si poteva intervenire per tempo. Non dimentichiamo il rischio che una negligenza simile potesse causare un tragico incidente. Occorrerebbe una puntuale manutenzione al materiale rotabile e, invece, la Regione ha annunciato che finanziera’ la ristrutturazione di molte stazioni. Un’iniziativa che rispetto, ma, a mio avviso, le priorità sono diverse”.