Caso D’Addario: sono 3 gli indagati, ma testimoni smentiscono la escort

Pubblicato il 20 Agosto 2010 - 18:54 OLTRE 6 MESI FA

Sarebbe salito da uno a tre il numero degli indagati per i presunti tentativi di violenza sessuale subiti da Patrizia D’Addario. Le indagini e gli interrogatori in questura stanno fornendo alla polizia un quadro investigativo su cui lavorare, anche se la versione dei fatti fornita dalla escort è in contrasto con quella di altri testimoni.

A cominciare dal racconto fatto dall’indagato principale, Salvatore De Lorenzis, l’imprenditore di video giochi denunciato dalla donna per diversi episodi di violenza e che si è visto perquisire la casa. L’uomo respinge le accuse e dice che la escort si è inventata tutto per farsi pubblicità. Se la D’Addario, dopo la denuncia e il clamore che ne è seguito, preferisce tacere, parlano invece i legali di De Lorenzis, la sorella Dora e Vincenzo Venneri. ”E’ stata Patrizia D’Addario – sostengono – a chiedere di essere ospitata” nello scorso week end ”nella villa affittata da Salvatore De Lorenzis nel Salento, e i contrasti tra i due sono sorti perché la donna è stata sorpresa a fare videoriprese con il suo telefono cellulare”, cosa che faceva già ai tempi in cui frequentava Palazzo Grazioli.

Accortosi delle registrazioni in corso, il ‘re dei video giochi’ – e’ la ricostruzione dell’entourage di De Lorenzis – ha trattenuto il cellulare e ha allontanato dalla sua villa D’Addario, mandandola in un bed & breakfast. Dopo sei ore dalla lite, la escort quarantatreenne è andata nella questura di Lecce e ha denunciato l’imprenditore per tentativo di violenza sessuale e lesioni per un livido comparso su una gamba della donna.

La donna ha fatto anche i nomi di un fotografo e del titolare di un’agenzia di modelle che si trovavano nella villa al momento dei fatti. ”Ma chi l’ha toccata quella pazza visionaria”, ribatte il fotografo milanese Maurizio Sorge, che oggi è stato ascoltato in questura e che nella villa di De Lorenzis stava realizzando un servizio fotografico per un settimanale. ”Le ecchimosi alle gambe – spiega – se le è procurate battendo al tavolino di una discoteca gallipolina. Non ho nulla da nascondere e non ho paura di nessuno: le foto e i video che ho consegnato agli inquirenti documentano come stanno realmente le cose”.