Morto in carcere in Francia, autopsia in Italia per Daniele Franceschi

Pubblicato il 11 Ottobre 2010 - 20:30 OLTRE 6 MESI FA

La procura di Lucca ha concesso alla famiglia il nulla-osta per l’autopsia sul corpo di Daniele Franceschi, 36 anni di Viareggio, morto il 25 agosto scorso nel carcere di Grasse (Francia). L’autopsia sarà fatta quando la salma rientreà in Italia. Lo ha reso noto l’avvocato della famiglia, Aldo Lasagna, che sta seguendo l’indagine sulla morte del giovane, avvenuta in circostanze da chiarire. Franceschi era stato arrestato al casinò di Canne con l’accusa di aver falsificato una carta di credito. ”L’autorizzazione data alla famiglia per fare l’autopsia e’ una particolarita’ unica – ha spiegato l’avvocato Lasagna – poiche’ di solito viene disposta su iniziativa dell’autorita’ giudiziaria, e non su richiesta della parte offesa”.

Con l’autopsia la famiglia spera di accertare le reali condizioni in cui è morto Daniele Franceschi, se per infarto – come hanno sostenuto le autorità di Grasse – oppure, invece, a causa di maltrattamenti subiti durante la detenzione, come la madre continua a sostenere con tenacia. Inoltre, sempre il legale della famiglia ha reso noto che stamani ”è stato impedito alla madre, da parte della procura della repubblica francese di Grasse, di vedere il corpo del figlio adducendo il motivo delle ‘ragioni umanitarie’, ennesima mancanza di rispetto in questa vicenda”.

La madre, Cira Antignano, da ieri sera e’ in Francia con la speranza di poter vedere la salma del figlio e di poterla riportare presto in Italia. In attesa di novita’ la donna si trattiene al consolato italiano di Nizza. Il ministero degli Esteri ha gia’ predisposto un volo dell’Aeronautica militare per rimpatriare la salma. Poi il corpo verra’ portato all’obitorio di Viareggio per l’autopsia. Ma la data del rimpatrio e’ un rebus. Nei giorni scorsi la procura di Grasse ha scritto al console italiano di Nizza che la salma sarebbe tornata in Italia entro il 16 ottobre senza specificare quando.