Troppi debiti: discariche vietate a 16 comuni del Palermitano

Pubblicato il 16 Novembre 2010 - 19:05 OLTRE 6 MESI FA

Troppi debiti e la discarica di Mazzarra’ Sant’Andrea (Messina) vieta il conferimento per i rifiuti di 16 comuni del Palermitano. Sono quelli gestiti dall’ Ato Palermo 5 ”Ecologia e ambiente”. Fino a quando non sarà saldato lo scoperto la raccolta sarà sospesa: si prospetta quindi un’emergenza ambientale nei centri interessati tra cui Cefalù, il più indebitato di tutti con un’esposizione di 4 milioni e 800 mila euro, Termini Imerese (circa tre milioni), Trabia, Castelbuono, Caccamo, Cerda.

Complessivamente l’Ato Pa 5, che pure è uno dei più’ virtuosi in Sicilia, vanta nei confronti dei Comuni crediti per quasi 17 milioni. Più volte, ha detto il presidente Giuseppe Norata, le amministrazioni comunali sono state invitate a versare almeno acconti sugli importi dovuti.

”Lo hanno fatto – ha aggiunto – solo pochi Comuni. La maggior parte invece non ha pagato”. La società  d’ambito si è così  ritrovata senza liquidità e a sua volta esposta sia con i lavoratori sia con i fornitori. Il debito con la gestione della discarica è salito a un milione e 400 mila euro. Lunedì 15 novembre è arrivato l’annuncio che l’ingresso all’impianto sarebbe stato interdetto ai mezzi dell’Ato; da mezzanotte è scattata la sospensione della raccolta. Prima di adottare questa misura, di cui è stata informata la Prefettura, l’Ato ha cercato un accordo con i Comuni più indebitati. In un’assemblea di soci del 16 aprile tutti si erano impegnati ad attuare un piano di rientro ma pochi alla fine hanno rispettato le scadenze. Nei confronti degli inadempienti la Regione adotterà ora provvedimenti sostitutivi. Il dipartimento acqua e rifiuti ha già chiesto il commissariamento del Comune di Cefalù.