Enzo Boschi e l’ultimo post sul pericolo tsunami in Italia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Dicembre 2018 - 12:24 OLTRE 6 MESI FA
Enzo Boschi e l'ultimo post del 27 ottobre sul pericolo tsunami in Italia

Enzo Boschi e l’ultimo post sul pericolo tsunami in Italia (foto d’archivio Ansa)

ROMA – L’ultimo post di Enzo Boschi sul sito dell’Agi, datato 27 ottobre, quasi 2 mesi prima che la morte lo portasse via. Lo tsunami non è un fenomeno distruttivo che riguarda solo i mari tropicali, ma può scatenarsi anche nel Mediterraneo, con effetti potenzialmente devastanti. Era dedicato proprio all’allarme tsunami, all’indomani del terremoto in Grecia, l’ultimo post di Enzo Boschi per Blog Italia su Agi.it, datato 27 ottobre.

Il fisico, per 12 anni alla guida dell’Ingv, avvertiva che “anche nel Mar Mediterraneo è possibile che si generino tsunami che possono arrivare ad essere devastanti. Ce lo dice la storia geologica del nostro mare. La placca euroasiatica, quella africana e quella anatolica si scontrano proprio sotto i fondali del mar Jonio e da questo scontro nascono terremoti e vulcani che possono generare tsunami. Fu proprio l’eruzione di un vulcano, quello di Santorini, in Grecia, nel Mar Egeo, uno dei tanti che si trovano nel Mediterraneo, anche vicino alle coste italiane, che ha generato forse l’evento più distruttivo che si sia mai verificato nel mondo e che forse ha provocato la fine della civiltà Minoica”. Non per niente “in tutto, dal 6150 avanti Cristo ad oggi, sono decine gli eventi che hanno colpito direttamente le coste italiane. Molti altri – qualche centinaio – quelli che invece si sono verificate sulle altre coste del Mediterraneo”. 

Il fisico ammoniva: “La memoria è uno strumento utile se l’uomo la usa con assoluta efficacia. Se cioè usiamo il ricordo degli eventi del passato per capire come funziona l’ambiente in cui viviamo e i rischi a cui siamo quotidianamente esposti. Il maremoto innescato da questo forte terremoto, come abbiamo visto, non deve assolutamente sorprenderci”.