Epidemia Ebola, primo contagio da colonia pipistrelli in Guinea

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Dicembre 2014 - 02:03 OLTRE 6 MESI FA
Epidemia Ebola, primo contagio da colonia pipistrelli in Guinea

Foto LaPresse

ROMA – Il primo bimbo contagiato dal virus Ebola, in Guinea, ha contratto il virus dai pipistrelli. Così è iniziata l’epidemia che in poco più che un anno ha causato la morte di 8mila persone solo in Africa occidentale. Il primo contagio, spiega una ricerca pubblicata sulla rivista Embo Molecular Medicine, è stato quello di Emile Ouamouno, contagiato nei pressi del villaggio di Meliandou dopo essere entrato in contatto coi pipistrelli mentre giocava in un grande albero cavo.

Secondo il dottor Leendertz del tedesco Robert Koch Institute, a spargere il virus delle febbri emorragiche non sarebbe stata la carne di pipistrello consumata dai locali prima che arrivasse un divieto governativo. Ma Emile, morto un anno fa, lo avrebbe contratto giocando con alcuni amici in un grande albero dal tronco cavo, che sorge a poche decine di metri dalla sua casa ed era popolato da una colonia di pipistrelli.

L’albero fu poi parzialmente bruciato lo scorso inverno e fiamme e fumo costrinsero i pipistrelli a sloggiare. Molti furono catturati dai locali e mangiati. Ma Leendertz e il suo team non hanno trovato tracce del virus negli esemplari trovati intorno a Meliandou e non ha potuto esaminare i resti di quelli uccisi e poi gettati via dopo che è scattato l’allarme e il divieto delle autorità.

Ma si sa che questi piccoli pipistrelli insettivori, “Mops condylurus” il nome latino della specie, che svolge anche un ruolo utile divorando le zanzare, veicoli della malaria, sono portatori di Ebola, che negli ultimi 38 anni ha fatto a più riprese delle comparse in Africa centrale, con limitati focolai. Un esemplare infetto può contagiare un’altra colonia e così via. E quasi certamente, secondo gli scienziati, qualcuno di quelli nell’albero era infetto e il continuo contatto con le loro feci può aver scatenato la febbre emorragica in Emile.