L’asteoride Eros sfiorerà la Terra: tornerà così vicino solo nel 2056

Pubblicato il 30 Gennaio 2012 - 13:18 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Due asteroidi a distanza di pochi giorni ‘visitano’ la Terra, ma a una distanza di sicurezza. Il primo e’ gia’ passato, il secondo arriva martedi’ 31 gennaio. Scoperto solo il 25 gennaio, l’asteroide 2012 BX34 e’ stato il primo ad avvicinarsi alla Terra lo scorso 27 gennaio.

Nel momento del massimo avvicinamento il passaggio e’ avvenuto a ”soli 59.000 chilometri dal nostro pianeta”, ha spiegato l’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope. ”Grande quanto a un autobus – ha proseguito – questo asteroide si e’ avvicinato sensibilmente, se pensiamo che la Luna dista dalla Terra 380.000 chilometri ed e’ quindi sei volte piu’ lontana”.

Il 31 gennaio invece si avvicinera’ alla Terra l’asteroide Eros 433. Scoperto nel 1898 e’ stato il primo asteroide individuato dei cosiddetti near-Earth object (Neo), gli oggetti del Sistema Solare la cui orbita si avvicina alla Terra. Questo oggetto, inoltre e’ stato il primo asteroide ad essere visitato da una sonda, l’americana Near (Near Earth Asteroid Rendezvous), che lo ha incontrato nel 2000. ”Eros – ha spiegato Masi – raggiungera’ una distanza di circa 30 milioni di chilometri dalla Terra”. E come per 2012 BX34, ha rassicurato, non vi e’ alcun pericolo di impatto con la Terra. L’oggetto, ha aggiunto, ”sara’ visibile anche dall’Italia. Raggiungera’ la massima luminosita’ il 3 febbraio, dovuta a una ottimale configurazione Terra Sole e asteroide”.

L’asteroide non sara’ visibile a occhio nudo ma, ha proseguito l’esperto, ”sara’ possibile osservarlo anche con un piccolo telescopio amatoriale o addirittura un buon binocolo a partire dalle 22,30 guardano in direzione sud est nella costellazione del Sestante, sotto la costellazione del Leone”. La luminosita’ dell’oggetto, ha sottolineato Masi, ”sara’ di magnitudine 8,1, basti pensare che le stelle piu’ deboli a occhio nudo hanno una luminosita’ di magnitudine 6 e la stella polare di 2”.

”Generalmente, Eros – ha rilevato l’astrofisico del Planetario di Roma – ha una luminosita’ relativamente debole, ma acquisisce notevole brillantezza nel corso di tali avvicinamenti, come in questo caso”. Quello atteso per i prossimi giorni sara’ il piu’ stretto passaggio dell’asteroide Eros dal 1975 ”poi – ha concluso Masi – bisognera’ aspettare il passaggio del 2056 quando l’oggetto apparira’ ancora piu’ brillante”.