Senza lavoro quasi un giovane su tre. Il tasso di disoccupazione per gli under 24 vola al 27,9 %: record dal 1999

Pubblicato il 23 Settembre 2010 - 11:14 OLTRE 6 MESI FA

Quasi un giovane su tre è senza lavoro. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) nel secondo trimestre del 2010 è salito al 27,9%. Per i dati Istat è un record dal 1999.

I dati complessivi parlano dell’8,5% di senza lavoro, record dal terzo trimestre del 2003. con un aumento di 0,1 decimi di punto rispetto al primo trimestre e di 1 punto nel confronto con il secondo trimestre dell’anno scorso. I disoccupati nel secondo trimestre dell’anno hanno raggiunto il livello massimo da quasi dieci anni.

Ad aprile-giugno il numero delle persone in cerca di lavoro raggiunge quota 2,136 milioni, con un aumento dell’1,1% rispetto al primo trimestre (+24mila persone) e del 13,8% su base annua.

Nel secondo trimestre del 2010 il numero delle persone in cerca di occupazione ha raggiunto (in termini destagionalizzati) 2,136 milioni di unità, con un aumento dell’1,1% rispetto al primo trimestre (+24 mila unita’), rispetto lo stesso periodo dell’anno precedente l’aumento e del 13,8%.L’Istat precisa che in valori assoluti (2,136 milioni) si tratta del livello più alto dal secondo trimestre 2001.

Più gli uomini rispetto alle donne quelli in crisi di lavoro. In confronto al recente passato, l’allargamento dell’area della disoccupazione straniera e’ risultato meno intenso. Inoltre, spiega sempre l’Istat, l’incremento della disoccupazione si concentra nel nord tra gli ex occupati, mentre nel centro e nel Mezzogiorno riguarda soprattutto le persone in cerca del primo impiego ed ex-inattive con precedente esperienza. Alla crescita della disoccupazione si accompagna un moderato aumento degli inattivi rispetto al secondo trimestre 2009 (+92 mila unità) sintesi di una lieve riduzione delle non forze di lavoro italiane e di un ulteriore incremento di quelle straniere. Così nel secondo trimestre 2010 il tasso di inattività della popolazione tra i 15 e i 64 anni si attesta al 37,5%, un decimo di punto in piu’ rispetto a un anno prima.