Ig Nobel 2019 per la Medicina alla pizza “anti-cancro”: ma solo se fatta e mangiata in Italia

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 13 Settembre 2019 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA
Ig Nobel 2019 pizza

Pizza (Foto archivio ANSA)

ROMA – L’Ig Nobel per la medicina 2019 se lo aggiudica l’Italia con una bizzarra ricerca sulla pizza e i suoi benefici. Il premio parodia dei Nobel ogni anno viene assegnato dalla rivista Annals of Improbable Research e dall’Università di Harvard a quelle ricerche che fanno “ridere ma anche riflettere”.

Ig Nobel alla pizza italiana

Quest’anno a vincere è stato Silvano Gallus, dell’Istituto Mario Negri di Milano e dell’Università di Maastricht, per “aver fornito l’evidenza che la pizza può proteggere da malattie e morte, purché fatta e mangiata in Italia.

Una prima ricerca, condotta da Gallus e dal suo team, era stata pubblicata nel 2006 sullo European Journal of Cancer Prevention col titolo “Consumo di pizza e rischio di cancro al seno, alle ovaie e alla prostata”. L’altro studio sul tema “La pizza protegge dal cancro?”  era uscita sull’International Journal of Cancer, nel 2013. Gallus ha partecipato alla cerimonia di premiazione, svoltasi come da tradizione al Sanders Theatre dell’università americana di Harvard. 

La consegna del premio ad Harvard

Inaugurata da un lancio di aeroplanini di carta, la cerimonia organizzata nel Sanders Theatre dell’università di Harvard è entrata subito nel vivo con l’assegnazione dell’Ig Nobel per la Medicina alla ricerca italiana. “Una buona pizza racchiude tutte le virtù della dieta mediterranea”, ha detto Silvano Gallus ritirando il premio.

Nel minuto che ogni ricercatore ha a disposizione per esporre i suoi risultati e le motivazioni delle ricerche sulla pizza, Gallus ha detto che la pizza può protegge dall’infarto del miocardio e da alcune forme di tumore. Gli ingredienti devono essere però, ha aggiunto, quelli tipici della dieta mediterranea: no, quindi, ad altre ‘interpretazioni’ della pizza.

L’abitudine è stato il tema dell’edizione 2019 degli Ig Nobel e il filo rosso della cerimonia, compresa l’esibizione di un improbabile coro dedicato alle cattive abitudini. A consegnare il premio, tre autentici Nobel: Eric Maskin, Nobel per l’Economia 2007, Rich Roberts, per le Medicina 1993, e Jerome Friedman, per la Fisica 1990.

Il compito di bloccare i ricercatori che non rispettavano i 60 secondi rigorosamente previsti per i loro interventi è stato affidato a una bambina di otto anni, che entrava in scena gridando: ‘per favore fermati, mi sto annoiando’. I vincitori avranno comunque occasione di esporre le loro ricerche con più calma il 13 settembre, nell’evento organizzato presso il Massachusetts Institute of Technology (Mit). 

Ig Nobel 2019: gli altri premi

A vincere l’Ig Nobel per la Biologia è stato lo studio di Singapore, Cina, Australia, Usa e Bulgaria che ha dimostrato che gli scarafaggi morti e magnetizzati si comportano diversamente da quelli magnetizzati da vivi. Il premio per l’Economia è andato allo studio di Turchia, Olanda e Germania che ha confrontato le banconote di diversi Paesi per scoprire le più efficienti nel veicolare i batteri.

Quello per l‘Ingegneria 2019 è andato la macchina per il cambio automatico dei pannolini nei neonati, progettata in Iran. Da Arabia Saudita e Singapore arriva invece l’Ig Nobel per la Pace, per la ricerca che si è proposta di misurare il piacere di grattarsi quando si avverte il prurito.

Ai giapponesi va invece il premio per la Chimica 2019, per aver stimato il volume totale di saliva prodotta tipicamente in un giorno da un bambino di 5 anni. Alla Francia il premio per l’Anatomia 2019, per aver misurato l’asimmetria della temperatura scrotale negli uomini vestiti e nudi. 

Il premio per la Psicologia 2019 è andato invece alla Germania, per aver scoperto che tenere una penna in bocca fa sorridere e rende più felici, ma anche per aver poi scoperto che in realtà non lo fa. Infine il premio per la Fisica 2019 è andato allo studio di Usa, Taiwan, Australia, Nuova Zelanda, Svezia e Gran Bretagna: come e perché i wombat fanno la cacca a forma di cubo. (Fonte Ig Nobel Prizes)