La pillola per imparare una lingua o per suonare uno strumento

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2017 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
La pillola per imparare una lingua o per suonare uno strumento

La pillola per imparare una lingua o per suonare uno strumento

ROMA – In un prossimo futuro, per imparare una lingua o a suonare uno strumento musicale basterà ingerire una pillola. Gli scienziati avrebbero individuato la sostanza chimica del cervello che rallenta questo tipo di apprendimento quando le persone invecchiano e diventa difficile imparare una lingua o studiare l’uso di uno strumento musicale. Hanno scoperto che limitando un fattore chiave nel cervello dei topi, aiuta a prolungare la loro capacità di apprendere anche se in età più avanzata.

Il team, scrive il Daily Mail, afferma che se una pillola per gli umani sarà in grado di bloccare la sostanza chimica, le persone adulte un giorno potrebbero riconquistare rapidamente, com’è per i bambini, la capacità di imparare una nuova lingua o suonare uno strumento.

Gli scienziati del St Jude Children’s Research Hospital a Memphis, Tennessee, nei topi adulti hanno limitato l’adenosina, un neurotrasmettitore, in un’area del cervello chiamata talamo uditivo.

Hanno scoperto che, nei topi, ha mantenuto la capacità di imparare dal suono, come i bambini piccoli imparano dai suoni del loro mondo.

L’adenosina nel cervello degli adulti è riscontrata a livelli più alti rispetto ai bambini poiché la sua produzione aumenta con lo sviluppo del cervello.

“I risultati offrono dunque una promettente strategia per estendere lo stesso processo sull’uomo, ripristinando l’elasticità in ree critiche del cervello, anche realizzando dei farmaci in grado di bloccare selettivamente l’attività dell’adenosina”, osserva il co-autore dello studio Stanislav Zakharenko, membro del St Jude Department of Developmental Neurobiology.

Tra le tecniche che i ricercatori hanno usato per inibire l’attività di adenosina c’era il composto sperimentale FR194921, che blocca selettivamente il recettore A1 che accoppiato con l’esposizione del suono, ha ringiovanito l’apprendimento uditivo nei topi adulti. “Il che potrebbe essere esteso agli esseri umani”, ha detto il dottor Zakharenko.