Maker Faire 2018, i pionieri del futuro e l’economia circolare: al via la sesta fiera dell’artigianato digitale FOTO-VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 12 Ottobre 2018 - 17:30 OLTRE 6 MESI FA
 Maker Faire 2018, i pionieri del futuro e l'economia circolare10

Studenti visitano la fiera prima dell’apertura al pubblico (foto Blitz Quotidiano)

ROMA – Venerdì 12 ottobre ha preso il via la sesta edizione della Maker Faire Rome – The European Edition -, la fiera dell’artigianato digitale che animerà per i prossimi tre giorni la Fiera di Roma. Ad aprire questa edizione particolarmente ricca sono stati i pionieri del futuro, “apripista che lavorano nel presente con ciò che costituirà la nostra normalità di domani”. 

Si tratta di pionieri come Massimo Banzi, curatore della Maker Faire e ‘papà’ del software open source Arduino, o Domenico Prattichizzo, docente di robotica all’Università di Siena, che col suo gruppo ha realizzato il ‘sesto dito robotico’ per le persone colpite da ictus. O ancora Don Eyles, il programmatore del computer delle missioni Apollo, che hanno portato l’uomo per la prima volta sulla Luna, evento storico di cui nel 2019 ricorrono i 50 anni.

I primi a visitare la Maker Faire, la mattina del 12 ottobre, sono stati gli studenti, che grazie all’Educational Day hanno avuto l’opportunità di incontrare da vicino i maker e visitare gli stand prima dell’apertura ufficiale del pomeriggio.

Nel corso della mattinata si è parlato di viaggi spaziali e robotica per la salute umana, del rapporto tra intelligenza artificiale e arte, di nuove frontiere dell’industria ed economia circolare. La Maker Faire, seconda fiera dell’artigianato digitale più importante al mondo, è promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camera.

Sono più di mille i progetti presenti quest’anno, arrivati da 61 nazioni. Sette i padiglioni, per un’estensione di 100.000 metri quadri, aperti a tutti: dalle scuole alle università, dalle imprese al grande pubblico. Migliaia le persone attese da oggi e per tutto il fine settimana: lo scorso anno l’iniziativa ha accolto più di 100 mila visitatori. Per Massimiliano Colella, direttore generale di Innova Camera, “Maker Faire si conferma parco della conoscenza e della scienza”, in grado di rendere la tecnologia alla portata di tutti.

Chi ha bisogno di questi “artigiani digitali”

Ma chi ha bisogno di questi “artigiani digitali?” Secondo Massimo Banzi, il curatore della Maker Faire romana da poco tornato dalla Maker Faire di Shenzen in Cina, ad aver bisogno degli artigiani digitali sono i cittadini e le imprese: “Come maker dobbiamo capire in che direzione andare per trasformare la tecnologia in qualcosa di creativo comprensibile a tutti e utile alla imprese”, ha detto Banzi nel corso della conferenza di apertura dedicata ai Groundbreakers – Pioneers of the future, cui sono intervenuti tra gli altri il sindaco di Roma Virginia Raggi, che ha parlato dell’attenzione da parte della sua giunta nei rapporti diretti tra cittadini e amministrazione, e il presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti.

Tra i pionieri del futuro, presente anche Sara Roversi, del Future Food Institute, e il musicista e sperimentatore Alex Braga, che ha duettato con il pianista e compositore Francesco Tristano con il suo A-MINT_Artificial_Musical_Intelligence.

La Maker Faire di Roma, ha spiegato Massimo Banzi, “se la vede con quella in California per numero di partecipanti. Siamo partiti nel 2013 all’Eur con 35 mila persone, con i romani che facevano la fila sotto la pioggia – ha ricordato – oggi siamo un’iniziativa da 680 espositori tra maker e sponsor. Dove vogliamo arrivare?”.

Tra le novità di questa sesta edizione, il co-founder di Arduino ha ricordato l’attenzione ai makers dello spazio e al biohacking. “Mi piacerebbe – ha detto ancora – che i makers si impegnassero in industria 4.0, che ha bisogno dei maker, percheé hanno nel loro dna la semplificazione delle tecnologie e possono dare un contributo”. A seguire video e foto realizzate da Blitz Quotidiano, che era presente alla Maker Faire Rome 2018. 

Censis: “Perché all’Italia conviene l’economia circolare”

Nel corso dell’evento è stato presentato anche il quinto rapporto Agi/Censis ‘Perché all’Italia conviene l’economia circolare’, realizzato nell’ambito del programma ‘Diario dell’Innovazione’ della Fondazione Cotec, che indaga la reazione degli italiani di fronte ai processi innovativi.

Pur essendo il tema dell’economia circolare poco dibattuto, l‘Italia è leader in Europa nel riuso. A parlare sono i numeri: abbiamo il più basso consumo domestico di materiali grezzi, siamo tra i più bravi a estrarre valore dalle risorse utilizzate e al primo posto per ‘circolazione’ di materiali recuperati all’interno dei processi produttivi. Inoltre la sola industria del riciclo si stima produca 12,6 miliardi di euro di valore aggiunto, ovvero circa l’1% dell’intero Pil nazionale. 

Alla Maker Faire 2018 c’era anche Blitz Quotidiano. A seguire foto e video, realizzati all’interno dei sette padiglioni.