Giallo di Bruino: le tracce dei cellulari incastrano l’ex amante e la sua banda

Pubblicato il 6 Novembre 2010 - 12:54 OLTRE 6 MESI FA

Gli inquirenti ne sono ormai convinti: è stata Maria Teresa Crivellari, la ex amante del marito, con due complici a sequestrare, uccidere e occultare il cadavere di Marina Patriti, la donna scomparsa da Bruino (Torino) il 18 febbraio scorso. Ad incastrare Maria Teresa Crivellari e i suoi due complici sono le intercettazioni telefoniche e soprattutto i tabulati che rivelano la loro presenza nei dintorni della casa della vittima.

“Dall’analisi dei tabulati del traffico telefonico della Crivellari – scrive il gip – è emerso come costei si trovasse in luoghi completamente diversi da quelli da lei indicati. la mattina del 18 febbraio la Crivellari risultava essere proprio nelle vicinanze dell’abitazione della Patriti. In quel medesimo contesto temporale poi si è accertato che la Crivellari ha avuto ripetuti contatti con le utenze cellulari in uso ai coindagati Pasqualino Calogero e Chiappetta Andrea, anch’essi presenti nelle vicinanze dell’abitazione della Patriti…”.

Il giudice elenca poi i contatti telefonici tra i quella mattina di febbraio: “Delle ore 7,33 tra Pasqualino Calogero e il Chiappetta: entrambi si trovano in una zona coperta dalla cella telefonica di Alpignano. Delle ore 8,57, 9,15 e 9,26 tra la Crivellari e Pasqualino Calogero (orari questi a cavallo della sparizione della Patriti). Si tratta di contatti brevissimi ed entrambi i conversanti agganciano, nel corso delle loro conversazioni, la stessa cella, sita a Sangano. Le modalità e caratteristiche di tali contatti accreditano il convincimento ragionevole che la Crivellari stesse effettuando un servizio di osservazione diretto a identificare la Patriti che, invece era sconosciuta al Chiappetta e al Pasqualino…”.

[gmap]