Marte nasconde depositi di ghiaccio: preziose riserve di acqua per i futuri coloni

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 12 Gennaio 2018 - 11:33 OLTRE 6 MESI FA
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Marte nasconde depositi di ghiaccio: preziose riserve di acqua per i futuri coloni

ROMA – Ricchi depositi di ghiaccio si celano proprio sotto la superficie di Marte. Preziose riserve che i futuri coloni delle missioni di esplorazione del pianeta rosso potrebbero utilizzare per sopravvivere. Questa l’importante scoperta realizzata grazie agli ultimi dati raccolti dalla missione Mars Reconnaissance Orbiter (Mro) della Nasa. Gli strumenti a bordo della sonda hanno permesso di individuare ben otto depositi di ghiaccio d’acqua nel sottosuolo, venuti alla luce grazie all’erosione del terreno, e che potranno essere utilizzati dalle future missioni umane per produrre acqua, ossigeno e carburante sul suolo marziano.

I due sofisticati strumenti di Mro hanno fotografato i depositi dal colore inequivocabile: brillante, bianco e blu. Una presenza che in passato si riteneva potesse essere solo stagionale e che invece si dimostra permanente nel sottosuolo marziano, facendo pensare che i depositi di ghiaccio siano più comuni del previsto alle medie latitudini. Il risultato dello studio è stato pubblicato dai ricercatori dello Us Geological Service guidati da Colin Dundas sulla rivista Science, che hanno individuato otto siti con presenza di ghiaccio alla profondità di due metri. Filippo Giacomo Carrozzo, ricercatore dell’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf), ha spiegato:

“L’erosione del terreno ha portato alla luce i terreni che si trovano più in profondità, osservando in un caso anche un deposito di ghiaccio dello spessore di 100 metri. Nel 2012 con Mars Express avevamo osservato un sottile strato di ghiaccio a basse latitudini, che noi pensavamo fosse stagionale. Qui si va oltre e si può ipotizzare che questo ghiaccio sia lì da molto tempo, e si tratti di un blocco permanente nel sottosuolo”.

La scoperta di depositi di ghiaccio d’acqua nel sottosuolo è importante per almeno due ragioni. La prima è che questi siti potranno essere utilizzati come riserve di acqua, ossigeno e carburante per gli astronauti che avranno il compito di raggiungere ed esplorare il pianeta rosso. Il secondo è che ora la missione europea Exomars 2020 ha un nuovo target: proprio nei siti individuati sverrà inviato il rover che grazie alla trivella italiana perforerà il suolo e riuscirà a portare a casa dati ancora più precisi sulla sua composizione.

La presenza di ghiaccio su Marte era già stata accertata ai poli, ma osservarlo anche alle medie e basse latitudini cambia lo scenario che gli scienziati avevano ipotizzato fino ad oggi. Una coltre di ghiaccio abbraccia il pianeta e l’esplorazione di un altro mondo sembra essere sempre più possibile.