Milano, a scuola frutta e verdura “a chilometro zero”

Pubblicato il 20 Maggio 2011 - 08:10 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Prodotti del territorio regionale per le mense delle scuole milanesi, in un progetto mirante a tutelare la salute dei bambini, la filiera agricola lombarda e l’ambiente, compiendo anche un’importante opera di sensibilizzazione tra i giovanissimi. È il frutto della collaborazione avviata tra Coldiretti e la cooperativa Agricolturamica per la fornitura ai refettori scolastici di frutta e verdura provenienti da aziende lombarde.

Strategia. Tale accordo si è sviluppato in seguito a un incontro, avvenuto nello scorso aprile, tra il Comune e i vertici regionali e cittadini della Coldiretti, focalizzato sul modo per ampliare la diffusione dei prodotti alimentari del territorio, garantiti dal punto di vista della qualità e della tracciabilità. Le mense scolastiche sono apparse il miglior approdo possibile di questa rinnovata offerta, e così, in base al ritmo delle stagioni, carote, zucchine, mele e tutti gli altri prodotti giungeranno nelle scuole, compiendo, in alcuni casi, un percorso inferiore ai 10 chilometri.

Sensibilizzazione. Ma non si tratterà di una semplice fornitura di frutta e verdura. Come ha sottolineato la Coldiretti Lombardia, sarà anche un’occasione per svolgere un’attività educativa con i bambini, spiegando loro il significato della stagionalità, della freschezza e del consumo consapevole degli alimenti. È grazie ad accordi di questo tipo e all’appoggio delle istituzioni, fanno sapere dall’organizzazione degli agricoltori, che si mira a far conoscere il progetto di una filiera agricola italiana in grado di portare vantaggi sia ai consumatori che ai produttori, con la diffusione di prodotti Made in Italy già avviata attraverso i farmers’ shop o i “negozi in cascina”.

Partner. L’iniziativa potrà avvalersi del supporto attivo di Agricolturamica, una cooperativa di recente formazione che si è fatta referente per la raccolta e la consegna dei prodotti delle aziende agricole socie, accorciando la filiera e rendendo tracciabile e trasparente l’origine di ogni alimento. “Vogliamo creare un sistema unico di filiera in grado di valorizzare sia il complesso delle produzioni che le specificità delle singole aziende – spiega Giorgio Scotti, orticoltore di Mediglia, nel milanese, e presidente di Agricolturamica – in modo da sfruttare i punti di forza qualitativi di ciascuno attraverso nuove forme di commercializzazione”.