Trovata la molecola che mantiene la memoria sempre giovane

Pubblicato il 15 Ottobre 2010 - 19:55 OLTRE 6 MESI FA

Ecco un farmaco per mantenere una memoria sempre giovane: la molecola potrebbe bloccare il processo di deterioramento della capacità di ricordare dovuto all’età che avanza. La promessa è concreta perche i primi test su animali condotti da scienziati scozzesi hanno dato esito positivo: gli esperti dell’Università di Edimburgo, infatti, hanno somministrato il farmaco sperimentale a topi anziani ripristinando in loro una memoria da giovani. Lo studio è  stato condotto da Jonathan Seckl, il quale ha detto al magazine britannico New Scientist che la prospettiva è in un futuro prossimo, una volta fatte le verifiche tossicologiche, testare questo farmaco su persone anziane.

Il farmaco sperimentale si chiama “UE1961″ e, somministrato per 10 giorni di seguito a topi anziani, è stato capace di ripristinare la loro memoria rendendola del tutto paragonabile a quella di topi giovani. Pubblicata sul Journal of Neuroscience, la ricerca ”mostra che la perdita di memoria dovuta all’età non è un processo irreversibile come molti credono”, ha dichiarato Seckl. Per quanto ci si mantenga attivi e in buona salute, con gli anni le capacità del nostro cervello si deteriorano un po’, soprattutto la memoria.

Anche quando questa smemoratezza non assume risvolti patologici, come nel caso della demenza senile, ha comunque il suo peso sul vivere quotidiano. Ma forse revertire questa erosione fisiologica della memoria è possibile: la soluzione potenziale viene da lontano, da anni e anni di studi. Infatti gli scienziati in precedenti esperimenti si erano accorti che topolini privati del gene per l’enzima ”deidrogenasi 11-beta-idrossisteroidea di tipo 1” (HSD1), sono protetti dal declino fisiologico cui va incontro la memoria col passare degli anni. In seguito i ricercatori hanno scoperto che l’enzima HSD1 è  deleterio per la memoria perché amplifica gli effetti nocivi degli ormoni dello stress, i cosiddetti glucocorticoidi.

Questo effetto amplificato si ripercuote sul centro della memoria, l’ippocampo, deteriorandone la capacita’ di acquisire nuovi ricordi e di rievocare il passato. Cosi’ gli esperti hanno sviluppato un inibitore dell’enzima HSD1, la molecola UE1961, e l’hanno testato su topolini la cui memoria era ”stupidita” dall’età.  Messi alla prova con test di memoria in un labirinto, i topolini anziani che per dieci giorni hanno assunto UE1961 hanno preso a mostrare le stesse performance mnemoniche di topolini giovani, come se la loro memoria fosse tornata a posto.

Gli esperti sono fiduciosi che il farmaco sperimentale UE1961 funzionerà con successo anche sulle persone perché già nel 2004 avevano ottenuto buoni risultati inibibendo l’enzima HSD1 con un altro composto, una molecola estratta dalla liquirizia; in quell’occasione avevano ottenuto buoni risultati su dieci uomini anziani. Ma poiché l’estratto di liquirizia dà molti effetti collaterali esso non è congeniale come principio attivo di un farmaco e quindi i ricercatori ci vogliono riprovare adesso con UE1961: una volta eseguiti i test di tossicità e dimostrato che UE1961 è  sicuro, concludono, si potrà passare alla fase sperimentale vera e propria con la speranza di arrivare a un farmaco che possa revertire il fisiologico processo di deterioramento della memoria degli anziani. E chissà, magari un giorno anche per rallentare condizioni patologiche come la demenza senile.